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Cronaca

30 anni dalla scomparsa, una messa col Vescovo nel giardino di Ronta. Marisa: "Sono felice, Cristina non deve essere dimenticata"

"Cosa farà Cesena per ricordare Cristina? Ho chiesto questo al sindaco Lattuca e sono molto felice della risposta". Due eventi in città per ricordare la giovane cesenate a 30 anni dalla scomparsa

Il primo settembre 2022 scoccheranno i 30 anni esatti dalla scomparsa di Cristina Golinucci. La città non dimentica, questo è e resta il principale cold case nella storia di Cesena, quel maledetto giorno del 1992 la 21enne scomparve nel nulla nel parcheggio del convento dei frati cappuccini, nella frazione di Ronta.

Cristina sarà ricordata con due eventi in città. E' emozionata la mamma, Marisa Degli Angeli, che sta continuando a lottare per conoscere la verità. "Cosa farà Cesena per ricordare Cristina? Ho chiesto questo al sindaco Lattuca e sono molto felice della risposta". Infatti giovedì 1 settembre nel parco intitolato a Cristina  tra via Mimose e Via Ginestre nel borgo di Ronta, dove è stata posizionata la panchina rossa in memoria della giovane cesenate, ci sarà una messa celebrata dal Vescovo Douglas Regattieri con l'ausilio di don Andrea Budellacci alle ore 18. "Sono felice che Cesena farà qualcosa per ricordare Cristina - spiega Marisa - per 30 anni ogni anno la messa in memoria di Cristina è stata celebrata dal parroco di Ronta che purtroppo non c'è più". 

"Chi dimentica cancella.. noi non dimentichiamo", il motto dell'evento, in caso di pioggia la messa sarà celebrata nella chiesa di Ronta. Sarà presente anche il sindaco Lattuca. Sabato 3 settembre invece dalle ore 16 Palazzo del Capitano ospiterà una giornata in cui sarà ripercorsa tutta la vicenda della ragazza, raccontata in prima persona dalla stessa Marisa, ma interverranno anche gli avvocati Nicodemo Gentile e Barbara Iannuccelli che stanno aiutando la mamma nella riapertura del caso. Sala Sozzi ospiterà l'evento sabato 3 settembre dalle ore 16. La cittadinanza è invitata a partecipare, l'ingresso è libero.

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Lo scorso luglio Marisa è tornata in tv, a 'Chi l'Ha Visto' dove ha lanciato l'ennesimo appello per riaprire il caso. "Non ho perso un gatto, ho perso una figlia - aveva tuonato Marisa su Rai 3 - dopo la scomparsa di Cristina sul convento si è formata una cappa troppo nera. Io voglio la verità". Il servizio ha ripercorso la storia della ragazza cesenate, ricordando che Cristina aveva appuntamento quel maledetto giorno con Padre Lino, il suo padre spirituale a Ronta. Dopo mezzora il frate uscì nel parcheggio perché era insolito che la ragazza fosse in ritardo, ma Cristina non c'era, c'era solo la sua auto parcheggiata. Il servizio ha rilanciato i sospetti su Emanuel Boke, il cittadino di origine africana che era ospite della stessa struttura, "arrestato due anni dopo per aver stuprato una ragazza", ha ricordato la giornalista di Rai 3. 'Chi l'ha visto' ha ripercorso anche l'episodio della confessione dello stesso Boke resa proprio a Padre Lino in carcere. Dopo un anno quella versione non fu confermata dal giovane africano. 

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