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Cronaca

Sciopero Cgil: duemila volte no alla manovra del Governo

Buona l'adesione allo sciopero generale indetto dalla Cgil. Presenti anche lavoratori iscritti ad altri sindacati. Il segretario Cgil di Cesena:"Se non cambia la manovra torniamo in Piazza"

Lo sciopero nazionale della Cgil ha raccolto l’adesione di quanti, circa duemila, non si riconoscono nella manovra finanziaria del governo. Sul banco degli imputati ci sono, tra gli altri, l’articolo 8 e la lotta all’evasione; barricate alzate a tutela dello statuto dei lavoratori e del Ccnl per tutelare chi lavora ma anche pensionati, giovani e disabili.

Alla manifestazione hanno partecipato circa duemila persone secondo le stime del  commissariato. Tra questi c’erano operai, insegnanti, anche imprenditori, appartenenti alla funzione pubblica e un fitto numero di rappresentanti dell’amministrazione pubblica. Non sono mancati poi persone che senza tessera di alcun sindacato o con quella della Cisl o della Uil hanno aderito spontaneamente al corteo partito da Piazza Almerici alle 10 circa.

Finanziaria 2011, il corteo a Cesena



Ecco alcune testimonianze che RomagnaOggi ha raccolto partecipando alla manifestazione.
“Più vai avanti e più il datore di lavoro fa quello che vuole. - dice un operaio - Non c’è diritto di crescita perchè la minaccia è quella di essere cacciati da un posto sempre più precario”. “Siamo qui per combattere una finanziaria che ruba alla classe media a discapito di giovani e pensionati - si sfoga un delegato sindacale - Siamo stufi delle menzogne quotidiane come quando dicono che danno la caccia agli evasori. Ci hanno rubato tutto ed è ora che inizino a pagare”. L’articolo 8? “Non passerà prechè con quello si cancellano tutte le lotte sindacali che abbiamo fatto negli ultimi anni” ha concluso.

C’è chi, nonostante sia della Cisl, era presente in piazza e al corteo. “La manovra è iniqua e colpisce chi paga le tasse chiedendo sacrifici solo alla base. Sto pensando di cambiare sindacato perchè non concepisco l’essere escluso dalle contrattazioni con la proprietà”. Presenti anche dei rapresentanti della funzione pubblica tra cui una signora che mentre teneva in mano uno striscione ha detto: “il settore pubblico è stato colpito particolarmente e i ticket ne sono una prova. Siamo alla fame e quando sei in queste condizioni non ti puoi neanche più curare”.

Il segretario della Cgil di cesena Lidia Capriotti era in prima fila. “Siamo molto soddisfatti dell’adesione - ha dichiarato - è il segnale che abbiamo captato i sentimenti della popolazione e il fatto che persone di altri sindacati siano oggi al nostro fianco ne è la prova”. La manovra? “Non serve fatta così e se non cambiano le cose tra un mese siamo ancora in piazza, non molleremo”.

Queste alcune delle aziende del cesenate che hanno aderito allo sciopero: Sacim Cesena 84%, Fira Cesena 100%, Trevi Cesena 65%, Coop Muratori Savignano 85%, Cac Cesena 75%,  Giglioli Cesena 48%, La Perla 88% e Camst Cesena 100%,

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