In preda all'agitazione afferra due coltelli e minaccia moglie e figlie
Gli uomini dell'Arma sono intervenuti dopo che era stata segnalata la presenza di una persona anziana in una via del centro, che, in evidente stato di agitazione, brandiva dei coltelli minacciando i propri familiari
Con due grossi coltelli da cucina ha prima minacciato la moglie convivente e le due figlie e quindi i Carabinieri giunti sul posto. Un anziano ottantatreenne, in preda a stati di agitazione emotiva aggravati da sofferenze patologiche, è stato soccorso mercoledì scorso dai militari di Savignano sul Rubicone. Gli uomini dell'Arma sono intervenuti dopo che era stata segnalata la presenza di una persona anziana in una via del centro, che, in evidente stato di agitazione, brandiva dei coltelli minacciando i propri familiari. Al fianco dei Carabinieri hanno operato anche i sanitari del 118, gli agenti della Polizia Municipale e anche i Vigili del Fuoco.
AGITAZIONE E NERVOSISMO - Nell’immediatezza dei fatti è emerso che l'anziano mostrava evidenti segni di nervosismo ed agitazione, rimanendo al piano superiore nella sua abitazione, minacciando con due grossi coltelli da cucina chiunque gli si avvicinasse. Nella circostanza sono stati anche identificate la moglie e le figlie oggetto delle minacce.
LE MINACCE - L'uomo, nonostante i tentativi di calmarlo, si è mostrato sempre più minaccioso anche verso i militari accorsi, per cui sono rimasti defilati impendendogli azioni lesive e pericolose nei confronti di terzi. Durante tali fasi, i due carabinieri si sono posti a distanza di sicurezza, cercando di vigilare sulle azioni dell’uomo e facendo nel contempo allontanare tutti i presenti.
L'INDECISIONE - Ad un certo punto, l’uomo ha mostrato un attimo di indecisione, che ha permesso ad uno dei due componenti della pattuglia di bloccarlo alle spalle, mantenendogli ferme le braccia, mentre l’altro militare gli ha tolto i coltelli che l’uomo aveva in mano, impedendogli così, di fatto, di fare del male a terzi e a se stesso.
IL TRASPORTO IN OSPEDALE - L’azione dei due militari, spiegano fonti investigative, "è stata condotta nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza e così come previsto dai vigenti protocolli, senza che alcuno subisse danni o con pericolo per terzi". Appena si è creata una situazione di assoluta sicurezza, è intervenuto il personale del 118 che ha prestato le prime cure, provvedendo, in accordo con i familiari, a trasportarlo all'ospedale “Bufalini” di Cesena per un suo immediato ricovero.