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Cronaca Savignano sul Rubicone

Savignano, abbattimento di sette pini. Il sindaco replica al M5S: "Sono alberi malati"

Il sindaco di Savignano, Filippo Giovannini, interviene così sull'abbattimento di sette pini marittimi

"se si è stati costretti ad intervenire c’è un motivo ed è ampiamente documentato dagli studi dei professionisti incaricati, che oltre alle analisi visive hanno effettuato anche le prove penetrometriche, ossia le indagini geotecniche sul terreno". Il sindaco di Savignano, Filippo Giovannini, interviene così sull'abbattimento di sette pini marittimi, tre in via Galvani e quattro in piazza Giovanni XXIII, caso sollevato dal M5S e portato anche in Regione dall'esponente Andrea Bertani.
 

"Avere una città verde piace a tutti, figuriamoci se non è un dispiacere abbattere degli alberi, ma prima di tutto è nostro compito garantire la sicurezza dei cittadini", evidenzia il primo cittadino. Il sindaco entra nel dettaglio della problematica: "Certe malattie degli alberi non sono percepibili ad occhio nudo, né tantomeno ad occhio non esperto: i motivi delle pericolosità spesso sono da rintracciare nell’apparato radicale sotterraneo, come nel caso appunto dei pini di via Galvani. Che un albero sembri sano non significa che lo sia, e solo un professionista è in grado di valutarlo. Se si arriva a una misura drastica come l’abbattimento è perché le verifiche lo hanno reso necessario per motivi di sicurezza, per evitare il rischio crolli soprattutto in vista dell'inverno".

"Ovviamente la ripiantumazione sarà garantita, con le modalità definite dal regolamento edilizio in via di definizione insieme ai Comuni di Gatteo e San Mauro, ma non necessariamente negli stessi identici punti, dal momento che alcuni risultano essere inidoneei ad ospitare alberi ad alto fusto - prosegue Giovannini -. Quanto a documentazioni, atti e perizie: ogni consigliere può fare richieste agli uffici, accedere agli atti e chiedere chiarimenti".

Il sindaco conclude con una stoccata ai pentastellati: "Se l’intenzione è capire davvero come stanno le cose, e non di strumentalizzarle, gli strumenti di trasparenza ci sono eccome. Ogni consigliere può e deve informarsi. Se invece si vuole creare allarmismo e confusione allora le polemiche non troppo precise e circostanziate sui social sono sicuramente uno strumento efficace per tentare di screditare un avversario invece di informare correttamente i cittadini e lavorare insieme per una Savignano sicura e accogliente".

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