Sanità, "Valorizzerà infermieri, Oss e tecnici sanitari": nasce la figura del direttore assistenziale
“Con il Direttore Assistenziale migliorerà la qualità dei servizi”, ad assicurarlo sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil
“Con il Direttore Assistenziale migliorerà la qualità dei servizi”. Ad assicurarlo FP-CGIL, CISL FP, e UIL FPL dell'Emilia Romagna che spiegano la novità: “Nelle AUSL e nelle Aziende Ospedaliere la nuova figura sarà all’interno della direzione strategica aziendale valorizzando professionisti quali infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari, tecnici sanitari ottimizzando percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali con l’obiettivo di fondo che è sempre il miglioramento della qualità dei servizi.”
Con la modifica della Legge Regionale n.29 la Regione Emilia-Romagna intende introdurre la nuova figura del Direttore Assistenziale, che all’interno di ogni Ausl e Azienda Ospedaliera si occuperà della valorizzazione e dello sviluppo delle professioni sanitarie collaborando con il Direttore Sanitario, nella ricerca degli assetti organizzativi più adeguati a dare risposta ai bisogni della popolazione.
"Per la prima volta nella storia - spiegano i sindacati - infermieri, ostetriche, professioni tecniche e della prevenzione potranno contare, all’interno delle direzioni strategiche, su uno specifico ruolo dirigenziale per valorizzare la grande flessibilità e capacità di dare risposte alle collettività locali, come si è dimostrato anche nell’emergenza pandemica in corso da ormai un anno. La bozza di delibera precisa che questi obiettivi sono da raggiungere in una logica di forte integrazione professionale, con la creazione di sinergie e relazioni tese alla garanzia ed ottimizzazione dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali per la parte di specifica competenza professionale. Poiché obiettivo di fondo è sempre il miglioramento della qualità dei servizi, come Organizzazioni Sindacali Confederali vediamo nella proposta di rimodulazione della Legge Regionale un elemento di innovazione capace di dare risposte concrete ai bisogni quotidiani dei cittadini, anche attraverso una maggiore integrazione tra attività ospedaliere e servizi territoriali di prossimità".