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Cronaca

Sanità, Cna: "Il nuovo Bufalini sia l'ospedale della Romagna"

"Cna è una delle poche associazioni di categoria presenti sul territorio ad avere una valenza provinciale - afferma Lorenzo Zanotti, presidente di Cna Forlì-Cesena -. Siamo abituati ad affrontare le questioni oltre i particolarismi locali"

Le problematiche relative al nuovo ospedale di Cesena hanno riempito per mesi gli spazi degli organi d’informazione locali, con un dibattito animato dalle prese di posizione più disparate. Non sempre è stato semplice districarsi e capire le singole ragioni. Per Cna Forlì-Cesena il tema merita "un’attenzione particolare, un’analisi collocata nella corretta dimensione territoriale e che tenga conto dei diversi equilibri in gioco. Per questo, ci siamo chiamati fuori dal dibattito delle prime ore, che ha visto anche disamine superficiali, facilmente soggette a condizionamenti".

"Cna è una delle poche associazioni di categoria presenti sul territorio ad avere una valenza provinciale - afferma Lorenzo Zanotti, presidente di Cna Forlì-Cesena - anche per questo, siamo abituati ad affrontare le questioni con un respiro che vada oltre i particolarismi locali. Cosa ancora più necessaria, quando le questioni toccano i bisogni primari della collettività. Il cosiddetto “ospedale di Cesena” deve essere, a nostro avviso, il nuovo ospedale della Romagna e del suo territorio globalmente inteso. Una struttura innovativa che dia risposta a esigenze inevase e che si collochi in un sistema ospedaliero funzionale a un progetto unitario, in una logica di offerta sanitaria integrata e qualificata per i cittadini. Un polo di eccellenza al fianco di realtà altrettanto qualificate affinché il cittadino riesca a trovare, a distanza di pochi chilometri, le soluzioni più professionali e adeguate ai propri bisogni. L’investimento non deve tradursi in una riduzione dei livelli sanitari di cui attualmente beneficia la collettività, né realizzarsi tramite un aumento delle fiscalità generale. Investire in un nuovo ospedale significa agire su alcune precondizioni: efficientare e ottimizzare i costi di funzionamento, adottare soluzioni tecnologiche avanzate e green, puntare ad avere sempre maggiore cura delle persone, anche alla luce dell’invecchiamento della nostra comunità".

"A tali condizioni, per Cna il nuovo ospedale è un’occasione da cogliere. Collocato in posizione baricentrica, facilmente raggiungibile e vicino agli assi viari principali, opportunità per decongestionare il centro urbano cesenate dal traffico attuale. "Il consenso al progetto e la condivisione delle prospettive da parte delle altre Amministrazioni coinvolte risulta determinante – aggiunge Sandro Siboni, presidente dell’area territoriale Cna Cesena Val Savio –Muoversi, fin dalla fase di progettazione, con l’appoggio totale di tutti i territori interessati diventa fondamentale per evitare rallentamenti e per realizzare un progetto condiviso e in tempi spediti. Se vogliamo che la nuova struttura sia vera espressione del territorio al cui servizio si pone è anche indispensabile che le diverse attività e interventi necessari per realizzare il progetto siano ricondotti al territorio, creando un indotto di lavoro e occupazione per le imprese locali. Tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell’operazione – amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria, forze politiche e sociali – devono mettere in campo ogni azione possibile per garantire che questo sia effettivamente un progetto di comunità. Solo se saranno rispettate tutte queste condizioni, il nuovo ospedale della Romagna sarà espressione per l’intero territorio romagnolo. Solo a questa condizione si tratterà di un’occasione utilmente colta".

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