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Cronaca

Sanatoria dei migranti, 24 tra associazioni e sindacati: "Concluse solo 250 domande su 1.300"

Giudicano deludenti i risultati della regolarizzazione dei migranti, attuata come misura di emergenza all'interno dei vari provvedimenti contro il Covid circa un anno fa.

Giudicano deludenti i risultati della regolarizzazione dei migranti, attuata come misura di emergenza all'interno dei vari provvedimenti contro il Covid circa un anno fa. A fronte di circa 1300 domande presentate nel territorio di Forlì-Cesena, ad oggi solo 250 circa sono state concluse. “Sebbene la percentuale di domande analizzate nel resto d'Italia sia nettamente inferiore a quella esaminata a Forlì  troviamo inaccettabile che a distanza di 9 mesi ci siano persone che ancora non hanno ricevuto alcuna risposta. A quasi un anno di distanza constatiamo, come già avevamo detto anche con manifestazioni, che la burocrazia e la mancanza di coraggio politico hanno vinto, i lavoratori sono ancora invisibili e il caporalato è ancora presente”:lo scrivono in una nota congiunta ANPI Forlì,  ANPI Forlì-Cesena, ANPI Forlimpopoli, Ass. Barcobaleno Forlimpopoli, Associazione voceDonna, Avvocato di Strada Sportello di Ravenna, Avvocato di Strada sportello Forlì Vanni Casadei, Avvocato di Strada sezione Vanni Casadei di Cesena, Centro per la Pace di Forlì, CGIL Forlì, Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, Cooperativa Dialogos, Emergency Forlì-Cesena, Emergency Ravenna, Forlì Città Aperta, Forum delle donne, Libera Forlì-Cesena, Messaggeri del Mondo, Migrantes diocesana, Presidio Libera Placido Rizzotto di Forlì, Presidio Libera Giuseppe Letizia di Forlimpopoli, Rete Studenti Medi Forli, Romagna Migrante, Tavolo permanente delle associazioni contro la violenza alle donne.

Sempre la nota: “Persone che pur essendo presenti sul territorio nazionale e che hanno ricevuto una proposta formale di lavoro non possano lavorare e si trovano ancora in una condizione di irregolarità alla mercé di sfruttatori e della criminalità organizzata. Ma come è possibile? Da una stima di 600 mila persone senza documenti a livello nazionale, a causa dei molteplici paletti ed impedimenti inseriti nella stesura del testo di legge, la sanatoria si è conclusa con poco più di 200 mila domande a livello nazionale. Il testo si è rivelato così mal scritto che ha reso necessario un numero consistente di circolari attuative che si è concluso solo a novembre, tre mesi dopo la chiusura del termine di presentazione delle domande. Molte delle lacune della legge hanno lasciato spazio ad interpretazioni contraddittorie da parte delle Questure nella sua applicazione". 

Ed ancora: “Siamo stati lieti di apprendere dalla Prefettura che sono state assunte a Forlì ulteriori 8 persone destinate specificatamente all'esame delle domande, che prenderanno servizio a breve. Confidiamo quindi che l'iter di tutte le domande di regolarizzazione possa effettivamente concludersi entro agosto 2021, come annunciato nell’incontro che abbiamo avuto il 16 marzo scorso, come anche riteniamo importante la comunicazione ricevuta dell’impegno di concludere le posizioni di tutti i lavoratori agricoli nel prossimo mese di aprile. Nonostante questi ritardi siano comuni al resto di Italia e benché sia apprezzabile l'attuale sforzo per provare a sveltire un procedimento la cui lentezza era diventata insopportabile, non possiamo che rimarcare nuovamente come questa situazione sia umanamente inaccettabile. Solo assumendo l’inadeguatezza della legge nel suo complesso e la necessità di un nuovo processo riformatore che sappia garantire eguaglianza, dignità, giustizia sociale compiremo una svolta necessaria nella giusta direzione. Per l’ennesima volta gli unici a gioire sono gli sciacalli politici fomentatori di odio e razzismo, insieme al mondo criminale del caporalato e del lavoro nero, che sulle persone senza documenti fondano le loro fortune”.

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