Ruspe in azione, demolizione per gli stabili dell'ex Sacim: si preparano a una nuova vita. Prima l'ultimo sgombero
Giovedì mattina c'è una novità importante, ruspe in azione per buttare giù gli stabili di via Cattaneo. L'area è tra quelle dismesse della città che il Comune vuole rigenerare
Solo pochi giorni fa il Comune l'aveva messa nel mirino come una delle aree degradate e abbandonate da rigenerare per portarla ad una nuova vita. Giovedì mattina c'è una novità importante, ruspe in azione per buttare giù gli stabili di via Cattaneo, la zona è ampiamente nota come ex Sacim, dal nome dell'azienda che ha occupato questa grossa area per molti anni, prima di trasferirsi in un'altra sede.
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Parliamo di circa 7 ettari (73mila metri quadrati) che evidentemente hanno trovato qualcuno disposto ad investire su una zona che equivale a circa 12 campi da calcio. Anche se l'impressione è che il progetto sia ancora in via di definizione, viene però nel frattempo risolto l'annoso problema delle occupazioni di fortuna dell'immobile. Come è noto, il Comune con il nuovo Piano urbanistico ha imposto uno stop al consumo del suolo, e punta molto sulla rigenerazione urbana di queste grandi aree abbandonate presenti in città.
Giovedì mattina l'ex Sacim è uno 'scheletro' con due ruspe impegnate a demolire gli edifici spesso in passato al centro dell'attenzione per episodi sgradevoli di degrado. Risaliva allo scorso novembre l'ultimo blitz delle forze dell'ordine che avevano sorpreso alcuni stranieri che avevano trasformato i capannoni in giacigli di fortuna tra rifiuti e resti di bottiglie di vetro. Si mette mano ad una zona della città che in passato è stata esposta, anche a causa delle blande recinzioni, a episodi di violenza, spaccio e degrado che avevano preoccupato non poco le vicine abitazioni e attività commerciali, che si trovano a cavallo tra la via Emilia e la zona dell'Ippodromo. L'ultimo blitz dei Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale c'è stato proprio in questo giovedì 2 marzo, alle 7 di mattina, quando i capannoni sono stati sgomberati, erano diventati il rifugio di sette persone tra italiani e stranieri. Poi qualche ora dopo ad entrare in azione sono state le ruspe.
