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Cronaca

La Roma non poteva stare al 'Da Vinci'? Buda: "E' un hotel sicurissimo"

Nessuna volontà di persecuzione nei confronti dell'hotel 5 stelle 'Da Vinci', “una struttura che, non dimentichiamolo, ha contribuito a riqualificare Cesenatico” e quindi “continueremo come Comune a collaborare con la proprietà"

Nessuna volontà di persecuzione nei confronti dell'hotel 5 stelle 'Da Vinci', “una struttura che, non dimentichiamolo, ha contribuito a riqualificare Cesenatico” e quindi “continueremo come Comune a collaborare con la proprietà, per mettere in fila quanto prima possibile tutte le procedure burocratiche per una completa messa a norma dell'impianto anti-incendio e ritornare alla massima capienza”, anche se “la proprietà dovrà farsi carico delle multe, se arriveranno”. E' il pensiero del sindaco di Cesenatico Roberto Buda alla notizia del controllo della polizia municipale al 'Da Vinci'.


 

L'hotel nell'ultimo weekend ha accolto tutta la Roma, con i giocatori, lo staff e l'entourage. D'altra parte il grande club calcistico romano ha individuato il 'Da Vinci' come struttura di eccellenza. Tuttavia l'hotel si trova sotto un provvedimento del Comune, che ha imposto una limitazione ad appena 24 ospiti di capienza, nonostante un numero di camere ben maggiore, per problemi dell'impianto anti-incendio, problema in via di risoluzione. Quando quindi sono arrivati i pullman della Roma, con decine e decine di persone affluite a Cesenatico, impossibile non notare già dall'ingresso una presenza massiccia di ospiti, ben maggiore di quanto consentito momentaneamente e questo ha fatto sì che intervenissero anche i vigili per verificare il rispetto del limite di capienza.


 

Il rispetto del limite di capienza, secondo quanto appurato dalla Municipale, non c'è stato, “ma questo non toglie che il 'Da Vinci' sia l'hotel più sicuro di Cesenatico, lo dico provocatoriamente”, assicura il sindaco, scendendo a fianco della proprietà della struttura. “Si tratta di un investimento di milioni di euro, una struttura nuova e di lusso, c'è un problema con l'anti-incendio da poche migliaia di euro rispetto al valore dell'investimento, perché essendo una struttura nuova deve rispettare tutte le più recenti normative di sicurezza, ma questo non lo rende un hotel insicuro”, sempre il sindaco. Buda ricorda inoltre che “l'hotel sta collaborando col Comune per risolvere le problematiche, sta già lavorando per mettere tutto in ordine”.



 

Certo, di fronte alla richiesta di ospitalità della Roma, conclude il sindaco, “la proprietà si è assunta il rischio di una multa, d'altra parte il 'Da Vinci' e Cesenatico tutta sono andati in diretta in tutt'Italia”. Quindi quando arriverà la multa, sarà da pagare, ma nessuna criminalizzazione di un problema tecnico, è la conclusione sostanziale di Buda.

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