Il tornado del rock agricolo romagnolo travolge la Festa dello sport, sul palco si scatenano anche i più giovani
La band cesenate ha potuto esprimersi al massimo, sciorinando uno dietro l'altro gli ormai storici cavalli di battaglia
Travolgenti, come sempre, entusiasmanti. I ragazzotti ultracinquantenni de "Il Cantiere - Rock Agricolo", mercoledì 10 agosto sono passati come un tornado sul palco della "48° Festa dello Sport 2022" di San Vittore di Cesena. Va dato atto, a Davide Pullini e alla polisportiva San Vittore, di aver accettato la rischiosa scommessa di "ringiovanire" la kermesse con il rock duro e puro di matrice agreste, rigorosamente cantato in dialetto romagnolo. Che poi potessero anche riuscire a vincerla lo si era capito fin dall'inizio della serata, con la presenza di un folto pubblico decisamente un po' meno "agé" del solito.
La band cesenate ha potuto esprimersi al massimo, sciorianando uno dietro l'altro gli ormai storici cavalli di battaglia quali "I remember Gatulen", "Gusto e Cesira", "La streda pré e' mer" o "Aqua Vigliaca", senza risparmiare una singola goccia di sudore. Ma quanto davvero possa essere ancora appetibile la musica ultra trentennale della band romagnola persino per i più giovani lo si è capito alla fine del concerto, durante i cosiddetti "bis": la mitica "Luisa", dal corretto irriverente e politicamente scorrettissimo, e l'omaggio sentito e nostalgico alla propria città di "Cisena on my mind". Ebbene proprio durante il primo di questi brani due ragazzini, imberbi e sfrontati, non soltanto sono riusciti a salire sul palco ma si sono addirittura prestati ad improvvisare una breve coreografia danzante assieme al leader del gruppo, l'inossidabile Stefano "mister" Cecchini. A questo punto è successo il "finimondo": sullo stesso palco, infatti, è improvvisamente piombata una dozzina di coetanei, tutti in età da scuole medie o primi anni delle superiori, che hanno cominciato a saltellare e a scatenarsi assieme ai membri della band, per una chiusura di concerto davvero travolgente in tutti i sensi. Dunque è ormai inoppugnabile che, come ha urlato anche Damiano dei Maneskin sul palco dell'Eurovision Song Contest, "Rock'n'roll Never Dies". Specie se è agricolo.