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Cronaca

Zona stazione, pronto il progetto da 10 milioni di euro per renderla "Una porta d'ingresso accogliente"

"Questa è una zona spesso collegata al tema della sicurezza e quindi vogliamo renderla sempre più viva. Vivere i luoghi è la prima arma per combattere le situazioni di degrado" sottolinea l'assessore Francesca Lucchi

Ben 12 azioni per rivitalizzare, dare nuovo impulso e definire il futuro della porta principale della città. È questa la giusta definizione dell’area della Stazione ferroviaria di Cesena che di fatto è la prima immagine che viene consegnata a pendolari e turisti quando approdano in città. Area strategica di collegamento, rappresenta un luogo identitario nella storia cesenate in quanto anticamente legata alla presenza dell’ex fabbrica Arrigoni. Oggi, però, gli spazi antistanti la stazione ospitano l’Università e le importanti scuole della città, i licei classico “Monti”, scientifico “Righi” e il linguistico “Ilaria Alpi”, che fanno da cornice all’edificio dell’ex mensa Le Fricò, in cui troveranno nuova casa l’incubatore di impresa CesenaLab e il Centro per l’impiego per un ammontare complessivo di 2.300.000 euro, di cui 800 mila euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, 750 mila euro finanziati dall’Agenzia regionale per il lavoro e la restante parte dal Comune. Già da alcuni anni inoltre l’Amministrazione comunale è intervenuta sull’area, attraverso il progetto “Un’Altra Stazione” e “Un’Altra stazione 2.0”, lavorando sul decoro urbano, sulla sicurezza e sull’illuminazione di alcune zone particolarmente critiche.

Il progetto Kairós, da intendersi proprio come uno strumento di dialogo, condivisione e studio che ha permesso l’avvio di un processo di apprendimento collettivo e collaborativo sul futuro di questa determinata area della città di Cesena, tiene le redini di tutti questi percorsi e, attraverso i gruppi di lavoro impegnati fino alla restituzione dei risultati emersi, coinvolge in un processo partecipato gli interlocutori dell’area Cesena Lab (Incubatore d’impresa), Università – Dipartimenti di Architettura e Psicologia, scuole superiori, Ass. Il Pellicano (Centro aggregativo per studenti), CILS (Laboratori per persone con disabilità), Associazioni di categoria, ASP (Azienda Servizi alla Persona), Fondazione per l’affitto e Alchemico Tre), per raccogliere le istanze e le richieste delle attività e delle persone che vivono, lavorano e transitano in quella zona. Sin da subito infatti il Piano Integrato d’Azione (IAP) è stato inteso dall’Amministrazione come un utile strumento per fare uno zoom sull’area della stazione ed approfondirne le problematiche, a partire dal coinvolgimento dei diversi soggetti interessati. Da qui la grande sfida: è necessario mettere in luce le grandi potenzialità di quest’area, per attivarle come motori di rigenerazione del territorio. Da questa consapevolezza, il gruppo di lavoro Kairós ha ritenuto essenziale concentrarsi innanzitutto su azioni relazionali e su pratiche di uso degli spazi, per sperimentare l’innesco di un processo di rigenerazione dell’area al fine di trasformarla in termini di sicurezza, accessibilità, attrattività, sviluppo socio-economico.

"Tre sono gli obiettivi principali - spiega la coordinatrice dei gruppi di supporto locale, Anna Uttaro - avere l'area della stazione come una porta d'ingresso che accoglie chi entra e chi esce dalla città, poi farla diventare un luogo piacevole in cui stare e il terzo obiettivo è renderla un luogo sempre accessibile a tutti".

La stazione diventerà sempre più un luogo di “connessioni” della città – non solo con il centro storico, ma anche con il nuovo Campus universitario, in cui nei prossimi anni andrà ad insediarsi anche il Dipartimento di Psicologia, e con i nuovi impianti sportivi di “Cesena Sport City”, collegati attraverso un’infrastruttura verde – ma anche una zona di “ricucitura” delle relazioni: un “luogo comune” in cui studenti, lavoratori pendolari, viaggiatori, famiglie possono semplicemente “sostare”, riappropriandosi dei propri spazi e dei propri tempi godendo di un nuovo luogo al servizio della città. Un luogo dove ritrovare, appunto, ciascuno il proprio “Kairós”. Su queste premesse è stato avviato un percorso partecipato che, nel suo mettere in evidenza i bisogni delle comunità che frequentano gli spazi oggetto di rigenerazioni e nel dare voce alle “visioni” del futuro delle stesse, sappia intrecciarsi e dare senso concreto alla progettazione di interventi di riqualificazione degli spazi e degli edifici, provando così a trasformare i punti di debolezza in un’opportunità di rinascita della stessa che sappia declinare all’unisono inclusione sociale ed attrattività economica.

L’obiettivo è stato quello di investire su un’area della città di fondamentale importanza, essendo una vera e propria piattaforma di scambio di mezzi diversi, che necessita di essere rivista e riorganizzata anche in considerazione della sua posizione strategica per i cesenati e per tutti coloro, primi fra tutti studenti e lavoratori, che approdano in città. L’Amministrazione comunale ha candidato ed ottenuto un importante finanziamento nazionale concesso nell’ambito dei fondi stanziati dall’Unione Europea per il programma Next Generation EU. Il progetto di recupero dell’area della Stazione ferroviaria, finanziato per 10 milioni di euro, prevede che il terminal degli autobus venga spostato in una nuova area adiacente e che l’attuale piazzale venga recuperato diversamente. Per questo, nel mese di giugno 2022 è stato lanciato un concorso di progettazione relativo a tutta l’area. "Per noi è un'area strategica importante, di sviluppo - sottolinea l'assessore alla Mobilità e viabilità Francesca Lucchi - in cui ci sono le scuole superiori, una zona spesso collegata al tema della sicurezza e quindi vogliamo renderla sempre più viva. Vivere i luoghi è la prima arma per combattere le situazioni di degrado". L'obiettivo è concludere i lavori entro il 2026. 

Cos'è Kairós

Kairós è un Action Planning Network del programma URBACT, guidato da Mula (ES) e affiancata da Šibenik (HR), Ukmergé (LT), Cesena (IT), Heraklion (EL), Belene (BG) e Malbork (PL). Con l’obiettivo di assegnare al patrimonio culturale un ruolo di motore per lo sviluppo urbano sostenibile e la rigenerazione, Kairós ha lavorato su due livelli. A livello locale, ogni città in rete ha co-prodotto un Piano d'azione integrato insieme ad un gruppo di stakeholder. A livello internazionale, le 7 città partner hanno percorso insieme un itinerario di apprendimento e scambio, comprendente uno studio di base, una serie di workshop tematici, visite di studio ed attività di valutazione tra pari.

URBACT è un programma europeo che promuove lo sviluppo urbano sostenibile. La missione di URBACT è di consentire alle città di lavorare insieme per sviluppare soluzioni alle principali sfide urbane, riaffermando il loro ruolo chiave nell'affrontare cambiamenti sociali sempre più complessi. Kairós è una parola che in greco antico significa “il momento giusto per entrare in azione”.

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