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Cronaca Sogliano al Rubicone

Ossa in fondo al pozzo, il Ris di Parma al lavoro su un vecchio sequestro

Le ossa sono state rimosse dal fondo del pozzo, consegnate agli esperti delle investigazioni scientifiche ed è tornata la consueta solitudine nel casolare disabitato di Ginestreto

Le ossa sono state rimosse dal fondo del pozzo, consegnate agli esperti delle investigazioni scientifiche ed è  tornata la consueta solitudine nel casolare disabitato di Ginestreto, frazione di Sogliano al Rubicone, dove per diversi giorni si sono alternati carabinieri e vigili del fuoco del SAF, vale a dire i pompieri specializzati nelle azioni speleo-alpino-fluviali. La notizia della scoperta delle ossa è stata anticipata da CesenaToday lo scorso 19 marzo.

I militari del comando provinciale di Forlì si sono precipitati nel casolare - tra l’altro vecchia residenza di un nome noto della malavita, quello della famiglia di Mario Moro – su imbeccata di un pentito, che a distanza di decenni avrebbe indicato quello come luogo di occultamento di un “cadavere eccellente”. Quale? Le indiscrezioni si sono concentrate su Alessandro Fantazzini, rapito a 28 anni da Anzola Emilia (Bologna) nel 1986 e mai tornato a casa, nonostante il pagamento di un riscatto di due miliardi di vecchie lire. Il pagamento avvenne su indicazione della stessa Polizia, che aveva in serbo una retata per recuperare rapito, riscatto e mettere in manette gli autori del sequestro a scopo di estorsione, ma qualcosa andò storto e né i soldi, né soprattutto il povero Alessandro vennero mai trovati.

Ossa umane ritrovate a Sogliano (Davide Sapone)

Il cadavere di quest’ultimo venne cercato più volte in giro per l’Italia, anche nel cesenate, nelle zone di Gambettola e di Mercato Saraceno. D’altra parte sono evidenti i legami tra il Cesenate e la banda poi condannata per questo sequestro, all’epoca in cui l’Anonima Sequestri sarda era un’emergenza nazionale e un piccolo gruppo di questa si era insediata proprio sulle colline dell’Alto Rubicone. Parte del riscatto venne ricettato proprio nel Cesenate, mentre avevano svolto attività lavorativa a Cesena, alcuni della banda coinvolta nel rapimento.

Ora le ossa sono al vaglio del Ris di Parma, il reparto delle investigazioni scientifiche dei carabinieri che deve la sua particolare notorietà alle diverse serie televisive e pubblicazioni di libri. Saranno questi carabinieri in camice bianco a dover dire se le ossa recuperate appartengono effettivamente a Fantazzini.

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