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Cronaca

"Risultato di una collaborazione feconda", la pala di Francesco Francia è fresca di restauro

L’opera di riqualifica si deve all’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che nel 2018 consolidò una collaborazione con Crédit Agricole Italia

Fu commissionata per l’abbazia di Santa Maria del Monte all’inizio del Cinquecento, adesso è fresca di restauro: la Pala di Francesco Francia torna nell’ancona sull’altare della cappella di Purificazione della Vergine.

VIDEO: "La ammireranno anche i turisti"

L’opera di riqualifica si deve all’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che nel 2018 consolidò una collaborazione con Crédit Agricole Italia al fine di sostenere importanti progetti sociali e culturali per il territorio. Il restauro dell’opera (di proprietà del Comune di Cesena) è stato svolto dal laboratorio di Sandro e Simone Salemme, con la supervisione di Luisa Tori e Sonia Revelant della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Non è stato sistemato solo il dipinto, ma tutte le parti dell’altare, composto da una preziosa cornice dorata che unisce tre raffigurazioni: la pala d’altare con la “Presentazione di Gesù al tempio di Gesù”, l’”Ecce Homo” ed una “Deposizione” nella lunetta, non attribuita al Francia ma a Bartolomeo Coda.

L'opera di riqualificazione (Foto Francesco Botta)

Degno di nota anche l’intervento del Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali (Università di Bologna, sede di Ravenna), che grazie alla disponibilità di Barbara Ghelfi e Chiara Matteucci ha realizzato una serie di indagini multispettrali al fine di rilevare scritture o firme illeggibili, individuare la presenza di pentimenti e valutare le caratteristiche chimico fisiche della pittura.
Grazie a questi interventi sono emerse modifiche e ripensamenti operati dal Francia durante la fase realizzativa, il più significativo è la modifica della posizione del braccio di Gesù Bambino. Per conoscere altre sorprese sulle vicende storiche legate al dipinto bisognerà attendere il prossimo autunno, quando saranno rivelate in occasione di una presentazione pubblica.

Il Priore dom Mauro Maccarinelli, nella conferenza stampa tenutasi martedì mattina all’abbazia benedettina di santa Maria del Monte, ha sottolineato come sia stata importante la collaborazione per questo progetto: “Si tratta di un’opera di fede oltre che di arte e cultura. L’ammirano tutti: il turista, il visitatore di passaggio, ci prega davanti il fedele… mette insieme varie istituzioni. C’è chi ha finanziato, chi ha reso possibile questo ordinamento di interesse verso la Pala, chi ci ha lavorato, studiato… il risultato oggi è una collaborazione feconda. Speriamo che questo possa ripetersi in futuro, c’è anche già qualche altro piccolo progetto, almeno uno, con la Fondazione, spero si possa continuare. Credo che questa convergenza possa portare fecondità per questo luogo, importante per Cesena e tutta la Romagna”.

Carlo Verona, assessore alla Cultura del Comune di Cesena, non può che essere orgoglioso del recupero della storica opera:
“Il Francia realizzò questa bella opera nel 1500, per l’abbazia del Monte. A seguito di esami ed analisi effettuate, si è verificato uno stato di conservazione piuttosto precario che ha portato ad un intervento da parte di Crédit Agricole, Cassa di Risparmio ed Amministrazione comunale per poter effettuare un intervento di restauro. Oggi vediamo un lavoro di recupero sia di quello che è stato il tavolato e la cornice, sia della ripresa delle tinte della cultura di questa Pala: la vediamo nel suo splendore”.

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