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Cronaca

Tari, la Cna: "Perché non unificare gli uffici di riscossione per risparmiare?"

Nell'unione Rubicone e Mare, il numero di comuni che ha deciso di riscuotere direttamente la tassa dei rifiuti (TARI), senza affidarsi ad HERA sta aumentando notevolmente. Ormai è una scelta di 6 comuni su 9 e recentemente anche Cesenatico ha espresso la volontà

Nell’unione Rubicone e Mare, il numero di comuni che ha deciso di riscuotere direttamente la tassa dei rifiuti (TARI), senza affidarsi ad HERA sta aumentando notevolmente. Ormai è una scelta di 6 comuni su 9 e recentemente anche Cesenatico ha espresso la volontà di andare in questa direzione. Questo produce potenzialmente un risparmio per imprese e cittadini.

 

Secondo CNA Est Romagna, rappresenta un primo passo verso una direzione che però va intrapresa fino in fondo. “Bene la riscossione diretta - sottolinea Marco Lucchi responsabile di CNA Est Romagna - però riteniamo che sarebbe importante spingersi oltre. Seguendo quanto dichiarato dai comuni del forlivese, sarebbe opportuno che l’attività venisse gestita da un unico ufficio per tutti i comuni dell’Unione. Perché i comuni di piccole dimensioni come i nostri, non devono fare le cose insieme, quando possibile, risparmiando risorse?”.
 

Il risparmio prospettato dai comuni del forlivese a regime è di 500.000 euro, non solo per una riduzione di costi, ma anche per l’azione di recupero dei crediti, oggi impossibile da gestire per i Comuni e che crea diseconomie che ricadono spesso sui bilanci comunali o su chi effettivamente paga la “poco amata” tassa.
 

“La gestione congiunta che proponiamo - continua Marco Lucchi - attraverso le economie di scala e il recupero delle evasioni, consentirebbe la riduzione delle tariffe. Non solo, dovrebbe permettere anche di verificare in modo puntuale che il calcolo del costo sia fatto in modo corretto, soprattutto per le imprese che spesso si trovano a pagare cifre elevatissime. A tale riguardo come CNA, dopo aver espresso soddisfazione per la nota del Ministero dell’Economia che ha escluso dall’applicazione della Tari le superfici destinate ad attività produttive (magazzini ed aree scoperte) evitando che le imprese siano gravate dalla doppia tassazione sui rifiuti speciali già smaltiti a proprie spese, ci aspettiamo ora che le Amministrazioni locali siano conseguenti e da subito modifichino i loro regolamenti. In questo modo, nell’attesa di giungere alla tariffa puntuale commisurata all’effettiva produzione di rifiuti, dovrebbero esserci fin d’ora le condizioni per una riduzione complessiva del peso della Tari sulle imprese. Si tratta di una riduzione necessaria e che le imprese attendono data l’onerosità che questa tassa ha assunto sempre di più nel tempo”.

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