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Cronaca

Rimborso della depurazione, Circolo Allende: "Speriamo sia la volta buona"

"Con un pubblico comunicato del 29 settembre, all’indomani della nuova condanna del Comune , è stato ancora una volta annunciato il rimborso della tariffa di depurazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Con un pubblico comunicato del 29 settembre, all’indomani della nuova condanna del Comune , è stato ancora una volta annunciato il rimborso della tariffa di depurazione a tutti i cittadini- utenti : chissà che non sia la volta buona! Ancora una volta con due mesi di ritardo, apprendiamo che il via libera sarebbe arrivato il 2 agosto dalla Direzione Centrale di Roma della Agenzia delle Entrate.


Ho preso visione del relativo provvedimento che conferma quanto già precisato in data 24 marzo dalla stessa Agenzia-Direzione Regionale Emilia-Romagna in risposta ad un  quesito che inspiegabilmente coinvolgeva l’Associazione consumatori. In tale occasione l’Agenzia, pur bocciando la quantomeno strana esposizione del Comune affermava testualmente che, con riferimento all’art. 13 comma 3 n.15 D.P.R. 642/1972 “in ogni caso e con il pagamento di una sola imposta di bollo possono scriversi sul medesimo foglio gli atti contenenti più istanze se redatti in unico contesto” e che, in base alla Risoluzione n.291079 del 15 ottobre 1977, “ove particolari disposizioni  legislative o regolamentari non impongano la redazione di separate istanze può essere formulata un’unica domanda in bollo”.


Ebbene, dopo ben 5 mesi, la Direzione Centrale di Roma, in risposta ad un ulteriore e successivo interpello del Comune e sulla base della stessa normativa, conferma in pieno tale risposta per cui chiedo :
Perché dopo il 24 marzo e prima della citazione in giudizio notificata il 20 aprile non si è data informazione ai ricorrenti, tramite il loro legale, sulla possibilità di ottenere il rimborso presentando un’unica domanda in bollo ed evitando così la successiva condanna con ulteriori oneri a carico del bilancio comunale?
Perché con la comunicazione prot. 6682 del 9 giugno si è deciso di chiedere ai cittadini ricorrenti di abbandonare la lite con una comunicazione che appare patetica per gli evidenti aspetti intimidatori nonché omissiva con riferimento alla risposta dell’Agenzia in quanto tale risposta, in realtà, era ed è tutt’altro che negativa in quanto, a partire dal 24 marzo, rendeva ammissibili domande cumulative con una sola marca da bollo;


Tutte le cause intentate e sempre vinte dai cittadini, hanno determinato la condanna del Comune al rimborso integrale della tariffa di depurazione e al pagamento delle spese processuali oltre alla parcella liquidata al proprio legale, per cui tali cause mai sono state connotate da temerarietà e  pretestuosità, caratteristiche che semmai hanno caratterizzato il comportamento degli Amministratori  comunali di ieri e di oggi. Il risultato di un simile atteggiamento è sotto gli occhi di tutti ed è costituito da un ingente onere a carico del bilancio comunale e da un inasprimento del contenzioso che anziché concludersi, dopo otto anni, rischia di trascinarsi ancora a lungo per cui chiedo quali siano , al netto delle chiacchiere, le reali intenzioni della Amministrazione comunale;


Con il pubblico comunicato del 29 settembre il Sindaco, in merito al comportamento del Circolo S. Allende di cui faccio parte, afferma che “..sarebbe opportuno e virtuoso un impegno del Circolo S.Allende a collaborare per risolvere definitivamente una questione del passato……..piuttosto che continuare a sollecitare azioni autonome e addirittura giudiziarie che invece hanno come effetto quello di danneggiare sia i cittadini stessi che l’Ente comunale”. Si tratta di affermazioni gravi che solo una palese e strumentale manipolazione della realtà, dei fatti e dei comportamenti può determinare. L’azione del Circolo è sempre stata caratterizzata dalla difesa del cittadino e dei suoi elementari diritti contro comportamenti assurdi, immotivati e arroganti degli amministratori locali di ieri e di oggi. E’ un fatto inconfutabile che solo a suon di sentenze molti cittadini hanno potuto vincere l’ottusità e l’arroganza ottenendo gratuitamente giustizia e rimborsi dovuti, altrochè danneggiati !!  Quanto alle spese di giudizio sostenute dal Comune, se gli organi di controllo funzionassero, esse dovrebbero essere risarcite dagli amministratori comunali che si sono succeduti per avere provocato con il loro incomprensibile comportamento cause palesemente perse in partenza. Alla luce di tali considerazioni chiedo di conoscere le valutazioni dell’Amministrazione comunale.

 G. David Camagni (circolo Allende San Piero in Bagno)

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