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Cronaca

A rilento l'iter per la protezione DOP della piadina

L'assessore regionale Rabboni spiega che la pratica va rilento a Bruxelles per la contrarietà di gruppi industriali, anche italiani, che producono e diffondono la piadina in tutto il mondo

Quarantasei eventi golosi sono in calendario, da settembre a dicembre, in Emilia Romagna.
E’ il “cartellone” della terza edizione del Wine Food Festival presentato oggi a Cesenatico alla presenza dell’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni. Il “Wine Food Festival Emilia Romagna: Segui il Gusto!” è un’iniziativa congiunta degli assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo in collaborazione con Apt Servizi.

Il calendario di eventi e iniziative enogastronomiche è un viaggio alla scoperta della tavola emiliano romagnola: dal Festival del Prosciutto di Parma a “Il pesce fa festa” a Cesenatico; dai “PiadinaDays” (in programma in provincia di Forlì-Cesena, a Bellaria-Igea Marina e Cervia) alla Festa dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio (Ra) a “Mortadella Please” (a Bologna e Zola Predosa), passando per la Sagra dell’Anguilla di Comacchio (Fe), la Fiera del Formaggio di Fossa a Sogliano sul Rubicone (Fc), la Sagra dell’Uva e del Lambrusco di Castelvetro (Mo), “November Porc” (nella bassa parmense) e la Sagra dell’ulivo e dell’olio di Brisighella (Ra).
“La scommessa – ha dichiarato l’assessore Rabboni - è quella di rendere l’enogastronomia regionale una motivazione di viaggio, spingendo così i turisti a fare la valigia per assaggiare un determinato prodotto tipico, scoprendone la storia e gli antichi processi produttivi”.

Per Rabboni è stato anche l'occasione per fare il punto sul riconoscimento della DOP alla piadina romagnola, un modo per bloccarne la "duplicazione", per non dire contraffazione, che viene fatta da molte industrie, anche italiane. "L'iter è in corso a Bruxelles, anche se ci sono le contrarietà di questi soggetti", ha rilevato Rabboni.

Tornando al Wine Food Festival, "quella proposta – ha aggiunto Rabboni – è soprattutto un’occasione unica per andare alla scoperta di alcuni luoghi caratteristici, e in molti casi meno battuti, della regione: dalle località marinare alle città d’arte, passando per borghi storici, affascinanti castelli, poetici paesi dell’Appennino emiliano romagnolo”. L’evento – è stato ricordato nella conferenza stampa – ha finora registrato un grande successo di pubblico come confermato dai dati dell’edizione 2010 che ha visto la partecipazione di 1,5 milioni di persone. Una brochure e un sito Internet dedicato (www.winefoodfestival.it) presentano il calendario completo degli appuntamenti, i pacchetti soggiorno proposti (ne sono presenti già 81) e le schede dei 33 prodotti DOP e IGP dell’Emilia Romagna. L’anno scorso il sito Internet del Wine Food Festival è stato preso letteralmente d’assalto con 223.482 visite (in termini di visitatori unici) e 1.734 richieste di pacchetti turistici tramite mail.

L’edizione 2011 Wine Food Festival parte da questo primo weekend di settembre con la Sagra del Tartufo di Sant’Agostino (Fe), la Festa della Coppa (Carpaneto – Pc), I 3 Giorni del Sangiovese (Predappio – Fc), il Valtidone Wine Festival (Borgonovo – Pc) e Autunno in Valtaro–A tavola con il Porcino (Compiano – Pr).

Per il territorio di Forlì-Cesena la manifestazione di punta è il PiadinaDays: due giornate – il 10 e 11 settembre – dedicate al “cibo nazionale dei romagnoli”: la piada. Sono i “PiadinaDays” in programma in 21 comuni della provincia di Forlì-Cesena, a Bellaria-Igea Marina (Rimini) e Cervia (Ravenna). L’evento enogastronomico, presentato oggi a Cesenatico, fa parte degli appuntamenti di settembre della terza edizione del Wine Food Festival. Più di 100 le iniziative previste, tra degustazioni, gare, assaggi, laboratori e sono tante le iniziative originali e gli abbinamenti anche curiosi tra la piadina e i sapori del territorio.

A Bertinoro, ad esempio, la sera di sabato 10, ci sarà il tentativo di entrare nel Guinness dei Primati cercando di realizzare una piadina di 4 metri di diametro (ottenuta impastando 100 kg. di farina e 25 kg. di strutto) cotta alla presenza di un notaio del Guinness World Record.

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