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Cronaca Sogliano al Rubicone

Rifiuti speciali, nella programmazione della Regione resta la discarica di Sogliano

La gestione dei Rs, nel 2019, ha visto il recupero di materia per il 59% e lo smaltimento in discarica per il 7%

Prosegue in commissione Territorio, ambiente e mobilità della Regione, la presentazione del Piano regionale dei rifiuti. Dopo le proposte per il trattamento dei rifiuti urbani, è stata la volta di quelle dei rifiuti speciali, dove trova posto nella programmazione regionale anche la discarica di Sogliano. Il Piano è stato illustrato dall’assessora all’Ambiente, Irene Priolo. Nel complesso, il Piano regionale definisce le stime di rifiuti urbani e speciali da trattare, la raccolta differenziata, la tariffazione puntuale, l’impiantistica, i finanziamenti previsti. Il Piano approderà poi in Assemblea per la discussione e il voto. L’assessora ha argomentato anche le risposte date alle 93 osservazioni pervenute sui rifiuti speciali.

I rifiuti speciali

Dopo un calo nel 2011 e 2012, legato alla crisi economica, in regione la produzione totale di rifiuti speciali ha registrato un aumento nel biennio successivo. Il quinquennio 2015-2020 è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità, mentre nel 2019 è stata rilevata una leggera diminuzione (4 milioni di tonnellate). Il Piano regionale del 2020 aveva, però, previsto una riduzione del 4,6% rispetto al 2010, stimando una produzione totale al 2020 pari a 7.840.123 tonnellate.

La gestione dei Rs, nel 2019, ha visto il recupero di materia per il 59%, lo smaltimento in discarica per il 7%, l’incenerimento per l'1% e altri tipi di smaltimento per il 25%, nonché il recupero di energia pari al 9%. Il programma nazionale prevede una riduzione del 5% e 10% per unità di PIL rispettivamente per i rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi rispetto al 2010 (obiettivo al 2027). La riduzione regionale dello smaltimento in discarica ha due scenari: senza il Piano si arriva a 750mila tonnellate nel 2027, con il Piano (e la riduzione del 10%) se ne stimano 639mila.

Il piano regionale

La stima dei Rs smaltiti e con il recupero energetico, al 2027, è stimata in 725mila tonnellate. La capacità di smaltimento dei termovalorizzatori è di 1,2 milioni di tonnellate. È necessario smaltire 1,69 milioni di rifiuti urbani e speciali e se ne devono inviare 483mila alle discariche (Sogliano al Rubicone e Mirandola) che ne possono accogliere 200mila. Restano, alla fine, 280mila tonnellate. Di queste, è stato spiegato, “esiste una quota di rifiuti (pari a circa 100mila tonnellate) che, in ragione delle loro caratteristiche, deve avere necessariamente destinata in discarica (ad esempio amianto, ceneri, terre di bonifica)”.

Riduzione degli Rs. La riduzione riguarda sia la quantità prodotta sia il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti. L’obiettivo della Regione è di diminuire la produzione nell’industria tessile, agroalimentare, elettronica e delle plastiche. La giunta si impegna a sostenere “meccanismi di incentivazione economica alle imprese, attraverso l'erogazione di fondi e di bandi per la concessione di contributi, anche nell'ambito dell'economia circolare e nella gestione sostenibile delle risorse”.

I rifiuti alimentari. Il Piano, usando i valori dell’Onu, prevede, al 2027, il 38% di riduzione rispetto al 2020 con azioni legate all’innovazione delle imprese, al recupero delle eccedenze alimentari, alle date di scadenza e termine di conservazione, alla donazione delle eccedenze, alla riduzione dello spreco e all’integrazione delle politiche di acquisto.

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