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Cronaca

Ricevono lo sfratto, vivono in tenda con due bimbi di 6 e 4 anni

Baija e la sua famiglia, marito e due bambini di 4 e 6 anni, da oggi non hanno più una casa e vivono in strada. A rendere pubblica la triste storia è il "Comitato Difesa Sociale"

Baija e la sua famiglia, marito e due bambini di 4 e 6 anni, da oggi non hanno più una casa e vivono in strada. A rendere pubblica la triste storia è il "Comitato Difesa Sociale – Sportello AntiSfratto della Rete di Lotta per la Casa Emilia Romagna". "Dopo il rinvio dello scorso 16 ottobre, giovedì mattina l’ufficiale giudiziario e l’avvocato della proprietà sono stati inflessibili e “coadiuvati” da fabbro e due uomini dell’Arma dei carabinieri hanno messo questa famiglia in strada" si legge nella nota del Comitato.
 
RICERCA VANA - In queste ultime tre settimane Baija e suo marito "hanno inutilmente cercato un’altra casa in affitto, ma per una famiglia già in difficoltà come è possibile pagare 12 mensilità in anticipo e fornire anche una fidejussione bancaria per 5 o 10.000 euro? - continua la nota - Inoltre, dopo essersi rivolta a sindacati, parrocchia e Caritas, Baija ci riferisce che nell’ultima settimana i servizi sociali del Comune di Cesena avrebbero ventilato la possibilità di un accordo con la proprietà (un’opera religiosa) per il rinnovo del contratto riaccendendo la speranza di non perdere l’appartamento nel quale vivono da oltre 10 anni, ma il giorno prima dello sfratto, dopo giorni di silenzio, è arrivata la doccia fredda: “non possiamo fare nulla, dovete uscire di casa e trovare un’altra sistemazione” queste le parole dell’assistente sociale. Ricordiamo che l’appartamento in questione fa parte di uno stabile di 11 appartamenti a San Carlo gestiti direttamente dal Comune di Cesena"

L'ACCUSA DEL COMITATO - "Baija e la sua famiglia - attaccano dal Comitato Difesa Sociale - sono stati “puniti” perché non hanno accettato la soluzione dei servizi sociali, madre e figli in una casa famiglia e padre alla Caritas, hanno scelto di non dividersi, meglio per strada ma insieme. Da parte nostra, dopo questa triste giornata nella quale abbiamo assistito sbigottiti agli eventi descritti, continueremo ad essere al fianco delle persone in difficoltà e continueremo a lottare perché il diritto alla casa ed a condizioni di vita dignitose siano garantiti a tutti, in particolare quando dei bambini sono coinvolti, perché sono diritti primari, e garantire i diritti delle persone è (o almeno dovrebbe essere) l'unica finalità dell'esistenza delle istituzioni tutte".

LO SPORTELLO ANTI-SFRATTO - "Intanto allo Sportello AntiSfratto che gestiamo in collaborazione con Asia/USB e nell'ambito della Rete di Lotta per la Casa Emilia Romagna, continuano ad arrivare famiglie e notizie di famiglie che non riescono più a pagare l'affitto e che rischiano di essere buttate fuori casa mentre i servizi sociali sanno solo dire che non ci sono risorse e che si devono arrangiare. Stanotte questa famiglia dormirà all’aperto, sotto una tenda allestita in fretta e furia: tutto questo succede accanto a casa nostra, nella ricca e “sempre in festa” Cesena".

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