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Ricerca: "L'inganno non ha più segreti, svelati i trucchi"

Capire se la persona con cui si parla ci sta ingannando. Cercare di intuire la traiettoria di un rigore. Quali sono i meccanismi che si scatenano nella mente per riconoscere le intenzioni?

Capire se la persona con cui si parla ci sta ingannando. Cercare di intuire la traiettoria di un rigore. Quali sono i meccanismi nervosi che si scatenano nella mente per riconoscere le intenzioni di un'altra persona? La risposta c'è e porta la firma di quattro ricercatori del del polo scientifico didattico di Cesena. Il team coordinato dal professore Alessio Avenanti, neuroscienziato dell'Università di Bologna ha mostrato come il riconoscimento di azioni ingannevoli non avviene in zone remote del sistema nervoso, ma nel sistema motorio: la parte del cervello che ci permette di muovere il corpo.

Senza entrare nel dettaglio e in tecnicismi, il neuroscienziato Avenanti insieme alla dottoranda Sara Borgomaneri, al dottorato Emmanuele Tidoni 27 anni e al professore Giuseppe di Pellegrino hanno effettuato dei test su circa 140 “osservatori”.I ricercatori hanno valutato come reagivano mentre un attore sollevava alcune scatole. Alla vista erano identiche, ma avevano un peso diverso. Venivano sollevate come se avessero lo stesso peso simulando uguale pressione sull'oggetto e tempo impiegato per alzarle da terra. In questo modo era possibile studiare le reazioni dell'osservatore che doveva capire quando e se l'altra persona lo stesse ingannando.

E' emerso come il sistema nervoso, in maniera empatica, simuli internamente le azioni dell'altra persona: usa il sistema motorio che, funzionando in maniera anticipatoria, consente di comprendere le strategie di chi ci sta di fronte. Lo studio, lungo un paio di anni, è stato condotto nel laboratorio del professor Avenanti presso il Centro studi e ricerche in neuroscienza cognitive dove del polo scientifico didattico di Cesena. E' stato pubblicato sulla rivista The Journal of Neuroscience, una delle più importanti del settore e sicuramente la più citata. La ricerca trova una sua corrispondenza, ad esempio, nelle competizioni sportive; può trovare un'applicazione nello studio dei pazienti autistici.

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