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Ricerca Idrocarburi, Possibile: "Il Comune non poteva non sapere"

"Dopo l'interrogazione dell'On. Andrea Maestri di Possibile ai Ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, emerge come purtroppo il Sindaco Lucchi non potesse non sapere della richiesta"

"Dopo l’interrogazione dell’On. Andrea Maestri di Possibile ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, emerge come purtroppo il Sindaco Lucchi, la passata e l’attuale Amministrazione non potessero non sapere della richiesta di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi a “Torre del Moro” da parte della società australiana Po Valley Operations, a fronte del pagamento di un canone annuo pari a 573 euro": lo dice una nota del gruppo cesenate di "Possibile".

"Se a marzo 2017 il Sindaco Lucchi e l’Assessore all’ambiente sembravano stupiti della notizia e si dicevano nettamente contrari, potevano esserlo anche nel 2013 quando la Regione, con la Delibera di Giunta n. 725 del 10 giugno 2013 dava comunicazione dell’avvio dell’istanza da parte della Po Valley Operations tramite avvisi pubblicati anche presso la Provincia e il Comune di Cesena. In più, ai fini dell’emanazione di tale delibera, la Regione indisse una conferenza dei servizi formata anche da rappresentanti della Provincia e del Comune di Cesena il cui Sindaco nel 2013, vogliamo ricordarlo, era lo stesso Paolo Lucchi".

"Per il momento, comunque, la società australiana non potrà procedere a sondaggi esplorativi prima “di uno specifico procedimento istruttorio che prevede, tra l’altro, l’acquisizione della valutazione d’impatto ambientale e l’intesa della regione”, come si legge nella risposta del Ministero dello Sviluppo Economico. Vale la pena ricordare che nel 2013 l’Assessore all’ambiente del Comune di Cesena era l’attuale consigliera regionale Lia Montalti e che, grazie alla vittoria del 'no' al referendum del 4 dicembre, la competenza in materia energetica resta concorrente tra Stato e Regioni e non è diventata esclusiva dello Stato. Siamo ancora in tempo per fermare il tutto.  Con la nostra interrogazione abbiamo disvelato alla comunità forlivese e cesenate come stanno veramente le cose. Forse gli enti locali non stanno tutelando adeguatamente ambiente, salute e cittadini. Noi continueremo a vigilare e ad accendere i riflettori sulle zone oscure e grigie sia nelle sedi parlamentari che nel territorio, attraverso i Comitati di Possibile.
 

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