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Cronaca Cesenatico

Il 'lodo San Valentino' riaccende le discoteche: "Ma puntiamo tutto sul Carnevale, abbiamo bisogno di programmare"

Tra i locali che scalpitano in Riviera c'è senza dubbio l'Energy di Cesenatico, uno dei fulcri del divertimento che attira tanti ragazzi da tutta la Romagna

Nel fine settimana era arrivato un appello forte e chiaro da Gianni Indino, presidente del sindacato delle discoteche dell'Emilia Romagna: "Fateci riaprire per San Valentino, sarebbe un bel segnale". Quello del mondo della notte è senza dubbio uno dei settori più martoriati dall'emergenza Covid. Con quello che sembra un rallentamento dei contagi le discoteche provano a vedere una luce in fondo al tunnel, ripartire dal weekend immediatamente precedente la festa degli innamorati potrebbe essere un segnale di speranza e di positività.

Verso lo stop all'obbligo di mascherina all'aperto

Lunedì il Consiglio dei Ministri ha deciso una mini-proroga della chiusura dei locali da ballo fino al 10 febbraio, pare quindi che  dall’11 febbraio si potrà tornare a ballare con il Green Pass "rafforzato", questo salvo ovviamente nuove proroghe. In un primo momento si era deciso di prolungare lo stop fino a metà febbraio, ma il ministro della Lega Garavaglia è riuscito a imporre il cosiddetto “lodo San Valentino” ottenendo lo sconto di 4 giorni sulle chiusure.  Nel prossimo Cdm di mercoledì dovrebbe invece arrivare un nuovo decreto Covid, con il quale dovrebbe essere sbrogliata definitivamente la matassa.

La virologa: "Se riaprite, vengo anch'io"

Tra i locali che scalpitano in Riviera c'è senza dubbio l'Energy di Cesenatico, uno dei fulcri del divertimento che attira tanti ragazzi da tutta la Romagna. "Riaprire per San Valentino sarebbe un segnale di speranza? Assolutamente sì, e sarebbe anche ora visto che siamo gli ultimi in Europa", esclama Stefano Scarpellini, direttore artistico dell'Energy. Sul 'lodo San Valentino' come messaggio di speranza ripartendo proprio con la festa degli innamorati: "Sarebbe bello, un messaggio positivo - secondo Scarpellini - considerando poi che ci sarebbe subito dopo il Carnevale per poter far tornare i ragazzi a divertirsi in sicurezza. Bisogna riaprire per dare un rinnovato impulso al turismo, anche quello dall'estero".

Il mondo della notte è chiuso da 2 anni, salvo la parentesi estiva, un locale come l'Energy si lecca le ferite: "I danni per la proprietà, la famiglia Monticelli, sono incalcolabili. Una discoteca come questa è un colosso che ha enormi costi fissi di gestione. Per non parlare della sofferenza dei lavoratori, fermi al palo. La maggior parte sono partite Iva, lavoratori autonomi che non hanno avuto piani B o assistenze".

"I ristori? Sono serviti per pagare qualche bolletta", sorride amaro Scarpellini, che vuole sottolineare un altro punto: "Visto che si balla ovunque, non sarebbe meglio che lo si facesse solo in discoteca. Un locale come l'Energy è sicuro, ha un impianto di ventilazione imponente, i controlli sul green pass all'ingresso sono scrupolosi. Non voglio criminalizzare i bar, ma si rischia di aggirare le regole e far ballare la gente in posti senza uscita di sicurezza, e dove non ci sono controlli".

Infine l'appello: "Serve una data certa di riapertura per poter programmare, organizzare, chiamare i lavoratori, vorremmo che la stessa velocità con cui siamo stati chiusi alla Vigilia di Natale ci fosse anche per decidere la ripartenza", conclude il direttore artistico dell'Energy che detta la linea: "Puntiamo tutto su una super settimana di Carnevale".

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