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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro  / Piazza Maurizio Bufalini

Riaffiorano altre sepolture, tanti scheletri sotto al cantiere: archeologhe al lavoro sotto al sole cocente

La Cesena storica e plurimillenaria continua a far emergere i suoi segreti coperti dai secoli. Riaffiorano altre sepolture sotto al cantiere delle 'Tre Piazze'

La Cesena storica e plurimillenaria continua a far emergere i suoi segreti coperti dai secoli. Basta solo scavare pochi centimetri di terreno e gia' reperti di secoli ampiamente passati vengono alla luce. E' il caso dei lavori per il restyling di piazza Fabbri, Almerici e Bufalini dove proprio  in questi giorni emergono in quest'ultima sepolture databili dalle epoche tardo medievali. I numerosi scheletri, al momento cinque, ancora da identificare il sesso di appartenenza, ed altri ancora gia' individuati sono stato rinvenuti in prossimita' del monumento di Renato Serra durante i lavori per la collocazione della nuova fognatura a circa 130 centimetri dalla superficie di calpestio.

Il luogo un tempo era occupato dalla chiesa dedicata a San Francesco della quale e' ancora visibile l'abside accanto alla casa nativa di Maurizio Bufalini databile, come primo insediamento strutturale dall'anno mille e demolita nel 1842  con gran parte dei materiali recuperati per l'erigendo teatro comunale che verra' poi dedicato al tenore  Alessandro Bonci. Come era abitudine in quei tempi  la chiesa francescana era circondata da sepolture e questo sistema durera' fino all'editto ottocentesco napoleonico che lo proibiva per motivi igenici e obbligava  a luoghi appositamente predisposti. A questo riguardo si pensa che da qualche parte nell'attuale piazza Bufalini ci sia la tomba di Novello Malatesta che le cronache dicono sepolto presso la chiesa di San Francesco proprio nella parte destra del sacro fabbricato verso  casa di Bufalini dove oggi sono presenti alcune aiuole che ospitano dei rigogliosi lecci.

scheletri 1-2

“Questa era un'area destinata alle sepolture dei piu' poveri – dice un'archeologa che sotto un feroce sole libera i resti mortali dal terreno che li ha coperti per tanti secoli – ci aspettiamo di ritrovare molti scheletri come gia' nel 2005 quando si fecero i lavori per la Grande Malatestiana, ma a quell'epoca si scavava a una decina di metri da qui verso il fabbricato della biblioteca”. Le sepolture  rinvenute, non in buono stato come sottolinea la soprintendente regionale Romina Pirraglia, hanno la caratteristica che una di queste  presenta un corpo con una gamba sull'altra. “Potrebbero essere state delle contrazioni post morte – sottolinea l'archeologa addetta agli scavi e al recupero- oppure sfaldandosi la cassa e franando il terreno questo potrebbe aver modificato la sepoltura”. 

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