Reintegro dei sanitari no-vax, ma si chiede il green pass ai parenti dei ricoverati. Lattuca: "Un paradosso che crea caos"
"Una situazione che sta provocando confusione e legittimo malcontento tra i parenti degli ospiti di queste strutture sanitarie", la presa di posizione del sindaco
“È paradossale che, al momento attuale, nei luoghi di cura siano reintegrati i medici e il personale sanitario e socio-assistenziale non vaccinato e che allo stesso tempo si continui a chiedere non solo il tampone, ma il Super Green pass ai familiari dei pazienti ricoverati in ospedale e nelle Rsa. Auspico che il governo agisca il prima possibile per risolvere questa grave anomalia normativa, e per questo mi appello anche ai nostri parlamentari locali”. A dirlo è il Sindaco Enzo Lattuca in riferimento a quanto previsto nel decreto legislativo 24/2022 di proroga fino al 31 dicembre delle disposizioni contenute nell’articolo 1 bis del Dl 44/2021 “Disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali”.
“Nello specifico – prosegue Lattuca – le disposizioni contenute sono, al momento attuale, ancora vigenti compresa la verifica del possesso da parte dei visitatori della Certificazione Verde Covid con le condizioni precisate nel decreto. Situazione che sta provocando confusione e legittimo malcontento tra i parenti degli ospiti di queste strutture che sono preoccupati per i propri cari che saranno a contatto con operatori non vaccinati e percepiscono come una beffa il fatto di dover dimostrare di essere loro vaccinati. Evidentemente nel Governo boh-vax sul punto delle vaccinazioni regna la confusione, come dimostrato anche di recente dalle ambigue dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che ha palesemente messo in dubbio l’efficacia dei vaccini”.