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Cronaca

848 firme nelle mani del sindaco: "Cittadinanza onoraria ai ragazzi stranieri nati qui, o che hanno fatto un ciclo di studi"

"Un gesto certo simbolico ma forte; una scelta di civiltà che intende richiamare l’attenzione su un tema fondamentale come quello della cittadinanza e sull’urgenza di modificare una norma che oggi risulta profondamente ingiusta e anacronistica"

Martedì mattina, nela Sala degli Specchi del Comune di Cesena, una delegazione di Comunità Accogliente (rete cittadina composta da: Arci Solidarietà Cesena, Associazione Camerunensi, Associazione Ivoriani, Auser Cesena, Caritas di Cesena-Sarsina, Cgil Cesena, Cisl Romagna e Spi-Cgil Cesena) ha consegnato nelle mani del Sindaco Enzo Lattuca le 848 firme, a oggi raccolte, in sostegno dell’appello “Per la cittadinanza onoraria ai nuovi e alle nuove italiane, per una riforma della cittadinanza e l’introduzione dello Ius Soli”.

"A trent’anni dall’entrata in vigore della legge sulla cittadinanza (legge n.91 del 5 febbraio 1992) una legge basata sul “diritto di sangue”; confidando che il parlamento approvi lo “Ius Scholae”, una norma che può costituire un primo importante passo per la riforma della cittadinanza; Comunità Accogliente chiede che, anche il Comune di Cesena, come già fatto da altre città,  introduca nel proprio statuto il riferimento al principio dello Ius Soli e conceda la cittadinanza onoraria a tutti i ragazzi stranieri nati in Italia da genitori regolarmente soggiornanti nel nostro paese, o che sul territorio nazionale abbiano concluso almeno un ciclo di studi"

"Un gesto certo simbolico ma forte - secondo i promotori -  una scelta di civiltà che intende richiamare l’attenzione su un tema fondamentale come quello della cittadinanza e sull’urgenza di modificare una norma che oggi risulta profondamente ingiusta e anacronistica e che penalizza circa 1.5 milioni di potenziali nuovi italiani. La negazione dei diritti di cittadinanza a migliaia di ragazzi e ragazze nati e vissuti in Italia, oltre a essere una vera e propria ingiustizia, li costringe spesso ad abbandonare il paese dove hanno studiato e dove sono cresciuti. È fondamentale quindi riaprire un dibattito pubblico per chiedere il superamento della normativa in vigore, consentendo a chi nasce in Italia da genitori stranieri, residenti stabilmente nel nostro paese, di essere fin da subito cittadino italiano e permettere a chi arriva in Italia da bambino di scegliere, dopo un ciclo scolastico, se diventare italiano. Comunità Accogliente, convinta che una società migliore, più giusta e più sicura si possa conquistare solo allargando i diritti e non contraendoli, con questa iniziativa chiede inoltre che anche a Cesena si istituisca ogni anno il 20 novembre (Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza) una “Festa della cittadinanza”, dedicata a tutti/e coloro che acquisiranno la cittadinanza e chiede all’istituzione cittadina di aderire alla rete di Comuni che sollecita il governo nazionale ad un intervento normativo tempestivo per varare, finalmente, una nuova legge sulla cittadinanza".

A partire dal lancio della campagna, avvenuto in occasione della festa del 25 aprile svoltasi ai giardini pubblici, sono state tante le occasioni in cui centinaia di cittadine e cittadini hanno  sottoscritto l’appello: presso le sedi delle associazioni aderenti a Comunità Accogliente; presso la bottega del commercio equo e solidale (Cooperativa Equamente); in occasione della pedalata per beni confiscati a Cesena organizzata da Libera, nei giorni della fiera di San Giovanni e durante il Festival de L’Unità a Sant’Egidio. L’appello è stato inoltre sostenuto da: ANPI Cesena; Articolo Uno – A Sinistra Cesena; Avvocato di strada Cesena; Cooperativa Equamente; Fondamenta Cesena; Legambiente Forlì-Cesena; Libera Forlì-Cesena; Partito Repubblicano Cesena; Più Europa Cesena; Rete Studenti Medi; Rimbaud LGBTQ Cesena; Sinistra Italiana. 

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