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"Raccolgo indumenti in buono stato per beneficenza": invece era una truffa

Aveva organizzato una raccolta di ‘vestiario in buono stato’ – con tanto di distribuzione a tappeto di volantini – lasciando intendere che fosse un’iniziativa di beneficienza. Ma in realtà l’unico beneficiario era proprio l’organizzatore

Aveva organizzato una raccolta di ‘vestiario in buono stato’ – con tanto di distribuzione a tappeto di volantini – lasciando intendere che fosse un’iniziativa di beneficienza. Ma in realtà l’unico beneficiario era proprio l’organizzatore. A scoprirlo la Polizia Municipale, che ha sanzionato il responsabile – una persona residente a Cesenatico – con una multa di circa 300 euro per l’affissione abusiva di volantini.

E, soprattutto, ha evitato  una sorta di ‘truffa’ che avrebbe carpito la fiducia dei cittadini. Tradizionalmente, infatti, le attività di questo tipo sono svolte a favore di parrocchie o associazioni onlus e la disponibilità  dei cittadini scaturisce proprio dall’intento di aderire a tali finalità; e anche il ricavato della raccolta differenziata di abiti usati e tessili curata da Hera  viene  destinato, in parte, a sostenere le attività sociali di enti no-profit.

Del resto, sono state proprio i cittadini a determinare l’intervento della PM. La settimana scorsa, infatti, sono arrivate ai Servizi Sociali segnalazioni che nella zona del Quartiere al Mare, e in particolare a Ponte Pietra, era in corso la distribuzione dei volantini che annunciavano la raccolta di vestiario "in buono stato", ma  dagli avvisi non si comprendeva se la raccolta avvenisse per motivi umanitari e chi fosse il soggetto che se ne occupava.

Sulla base di queste indicazioni, in breve tempo la Municipale ha individuato il responsabile, che ha sostanzialmente ammesso di effettuare la raccolta per sé stesso, con l’intenzione di rivendere gli indumenti raccolti. Dagli elementi raccolti, per altro, sembra che l’iniziativa non avesse nemmeno i requisiti di imprenditorialità e, quindi, l'attività svolta sarebbe risultata completamente illegale, con possibili ricadute negative anche sugli acquirenti.
 
“Si potrebbe considerare questo caso meno grave di altri – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti –, ma in realtà  l’episodio si inserisce nel solco dei tentativi di aggirare le normative e approfittare della disponibilità e della buona fede dei cittadini; tentativi che, purtroppo, talora si traducono in veri e propri atti criminosi, come truffe e furti. Proprio per contrastare questi fenomeni si sta rivelando preziosa la collaborazione fra Servizi Sociali e Polizia Municipale, che permette di raccogliere informazioni mirate, monitorare più attentamente la città per cercare di individuare le situazioni di rischio e prevenirne le conseguenze. un aggiramento delle norme. In ogni caso, è importante rinnovare l’invito a tutti i cesenati – e in particolare, agli anziani – di fare grande attenzione  e di non esitare a segnalare situazioni o attività anomale, proprio come hanno fatto, in questo caso, i residenti di Ponte Pietra”

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