Sacchetti bio, montano le proteste sui social. Gozi: "Basta polemiche strumentali"
Tuona il sottosegretario cesenate Sandro Gozi: "Basta polemiche strumentali. Basta notizie false sul l'introduzione di sacchetti di plastica biodegradabile"
Sacchetti biodegradabili e compostabili per frutta, verdura, carne e pesce a pagamento per limitare al massimo l’utilizzo di plastiche inquinanti. La direttiva europea, recepitata anche dall'Italia, è chiara. Ma è esplosa la rivolta popolare sui social, contestando il costo di ogni singolo sacchetto stimato fra 1 e 3 centesimi. Dagli insulti contro i politici fino ad una campagna che invita a pesare le arance una ad una per evitare di ricorrere ai sacchetti a pagamento. Sponsorizzati i sacchetti a retina multi-bag, utilizzati in Svizzera, riutilizzabili dopo esser stati lavati in lavatrice a 30 gradi e sui quali si possono staccare e attaccare le etichette con il prezzo dei prodotti acquistati.
Il ministro
"L’entrata in vigore della regolamentazione sugli shopper ecologici è una norma di civiltà che pone l’Italia all’avanguardia nel campo della protezione dell’ambiente dall’inquinamento delle plastiche e delle microplastiche - ha evidenziato il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti -. Le polemiche sono solo pre-elettorali. Fu un’operazione di trasparenza voluta dal Parlamento unanime".
"Basta polemiche"
Fa eco il sottosegretario cesenate Sandro Gozi: "Basta polemiche strumentali. Basta notizie false sul l'introduzione di sacchetti di plastica biodegradabile. Con l'attuazione della direttiva europea 2015/720 anche l'Italia infatti fa una scelta consapevole, attenta all'ambiente e alle tasche dei contribuenti. Va detto che abbiamo sfruttato tutto il potenziale normativo e di protezione della direttiva e che il dialogo con Commissione prosegue ma nella convinzione che la nostra scelta per l'ambiente sia quella giusta. Fa molto infatti contro il problema dello smaltimento della plastica, un vero e proprio dramma per l'ambiente che sta già provocando danni inestimabili a piante e animali, ai nostri mari. Abbiamo poi evitato i danni economici di una procedura d'infrazione e ridotto quelli dello smaltimento della plastica. Una scelta consapevole per il bene del pianeta e dei suoi abitanti".
Il "balzello"
Secondo l'Osservatorio di Assobioplastiche, il costo annuale dei sacchetti per una famiglia dovrebbe oscillare tra i 4,17 e i 12,51 euro. Un dato stimato compiendo una prima ricognizione nella grande distribuzione: il costo di ogni singolo sacchetto è risultato compreso fra 1 e 3 centesimi. La direttiva europea 720 del 2015 invita gli Stati membri ad adottare misure affinché entro il 31 dicembre 2018 sia vietato distribuire gratuitamente le borse di plastica leggere, mentre per le ultraleggere (quelle dove si ripongono frutta, ortaggi o pesce) il divieto di diffusione gratuita, sempre secondo la stessa direttiva, può essere disatteso. Ma l'Italia ha deciso di accumularle entrambe. Il nuovo sacchetto trasparente per la frutta potrà tornare utile per il conferimento dell’umido ed evitare l’acquisto degli appositi sacchetti.