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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Quattro incontri sulla disabilità e lo spettro autistico, l'impegno dell'associazione no profit

L’associazione nasce a Cesena nel 2018 da 6 professionisti che lavorano in ambito psicologico, educativo e motorio specializzati in disabilità e disturbo dello spetto autistico

La disabilità, con uno sguardo particolare allo spettro autistico sono al centro di un ciclo di 4 incontri realizzati dall’Associazione Culturale no profit Cambiavento, grazie al contributo della BCC Forlivese Ravennate e Imolese in collaborazione con l’associazione Voce all’Autismo Onlus. 

L’associazione nasce a Cesena nel 2018 da 6 professionisti che lavorano in ambito psicologico, educativo e motorio specializzati in disabilità e disturbo dello spetto autistico con la volontà di realizzare incontri e progetti destinati a formazione, aggiornamento e supporto di genitori, educatori e insegnanti: spesso infatti queste figure si sentono abbandonate e senza le necessarie competenze specifiche per affrontare il delicato ruolo educativo, soprattutto di fronte a gravi disabilità. 

L’appuntamento è i primi 4 mercoledì di ottobre nella Sala BCC Città e cultura di Forlì dalle 20,30 alle 22. Gli incontri , gratuiti per tutti i soci Cambiavento (costo tessera associativa € 10,00), sono rivolti a genitori, educatori e insegnanti e mirano a promuovere spunti di riflessione e alcune basilari buone prassi che, se applicate, possono migliorare il proprio approccio alla persona con disabilità cognitiva, contribuendone a potenziare autonomie e capacità comunicative. 

Mercoledì 2 ottobre il tema proposto sarà “ INSEGNARE A COMUNICARE A CHI NON PUO’ PARLARE: LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA”  La diagnosi di disturbo dello spettro autistico prevede, tra le altre cose, la presenza di un deficit nella comunicazione. L’incontro, condotto dalla Psicologa – Analista del comportamento BCBA Beatrice Mariani mira a fornire una panoramica generale dei ddiversi sistemi di comunicazione aumentativa alternativa che possono rappresentare una soluzione a tali difficoltà, e delle relative modalità di insegnamento, in funzione della persona e del tessuto sociale a cui è rivolto l’intervento.  Per informazioni cambiavento@gmail.com o telefonare al n. 328/2130329 

LE SERATE IN PROGRAMMA 

Mercoledì 9 OTTOBRE 2019 ore 20,30- 22.00 COMPORTAMENTI PROBLEMATICI: come possiamo intervenire? - dott.ssa Valeria Zoli Psicologa – Analista del comportamento BCBA Spesso quando si parla di disturbo dello spettro autistico siamo costretti a fare i conti con i cosiddetti “comportamenti problema”. I comportamenti problema possono assumere le forme più disparate, ma sono tutti comportamenti che, per una ragione o per l'altra, creano grosse difficoltà alla persona e al suo ambiente, spesso con ripercussioni negative sulla qualità di vita non solo del soggetto, ma anche di coloro che si prendono cura di lui. Vale la pena ricordare che tutti i comportamenti, anche quelli più problematici, sono comportamento appresi e sono funzionali a quell'individuo poiché gli permettono di soddisfare un bisogno o di ottenere qualcosa. Con queste premesse è possibile affermare che anche i comportamenti più gravi e resistenti possono essere modificati, ma è necessario che l'ambiente sociale riconosca la funzione di tali 
comportamenti e crei le condizioni necessarie per l'insegnamento di comportamenti alternativi che possano onorare gli stessi bisogni. Nell'incontro condotto dalla Psicologa e Analista del comportamento BCBA Valeria Zoli vedremo cosa s'intende per comportamento problema, l'importanza di capirne la funzione e come sia possibile intervenire per ridurli. 

Mercoledì 16 OTTOBRE 2019 ore 20,30- 22.00 Disturbi dello spettro autistico e ridotta funzione motoria: come perfezionale le ABILITA' GROSSO E FINE MOTORIE - dott. Gianluca Bartoli Chinesiologo specializzato in Attività Motoria Preventiva e Adattata 
In letteratura è stata riscontrata una stretta correlazione tra DSA e ridotta funzione motoria; intendendo con questo termine un’andatura impacciata, difficoltà coordinative, di equilibrio, di percezione dello spazio, un’alterata postura e nella stragrande maggioranza dei casi anche problematiche nel linguaggio. Per tutta questa serie di evidenti difficoltà possiamo parlare di un’alterazione dello sviluppo dell’apprendimento gestuale che, sebbene non sia considerata tra i principali segni per i DSA, è stata comunque riscontrata nella maggior parte dei bambini con questa diagnosi. Non poter utilizzare al meglio tutte le proprie competenze motorie è molto limitante per il bambino, si riducono infatti le autonomie personali, incrementano le difficoltà nell’esecuzione di schemi o azioni motorie e si evidenziano limitazioni nella programmazione e nell’attuazione del movimento. Tutto questo si ripercuote sul quotidiano rendendo complessi anche i compiti motori più semplici, banali e scontati e difficoltosa l’integrazione sociale. È quindi importante avere delle strategie per poter lavorare su elementi come il semplice saltare, scavalcare un ostacolo, lanciare una palla, aspetti grosso-motori; oppure impugnare una matita, opporre le dita, allacciare le scarpe, aspetti più prettamente fine-motori. L’incontro condotto dal Chinesiologo specializzato in Attività Motoria Preventiva e Adattata Gianluca Bartoli mira a fornire a tutte le figure che circondano il bambino un’ampia visione su quello che può essere un alterato sviluppo dell’apprendimento dei movimenti e a fornire dei validi strumenti pratici per potenziare le capacità coordinative e di pianificazione motoria. 

Mercoledì 23 OTTOBRE 2019 ore 20,30- 22.00 Lui non ha problemi: valorizzare e tutelare i FRATELLI DI BAMBINI CON DIFFICOLTA' - dott. Francesco Baldinini Psicoterapeuta e formatore Il numero di persone con un disturbo nello spettro autistico, secondo i dati diffusi il 1° aprile 2016 dal Centro Statunitense per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione (CDC), è di 1 individuo ogni 68. Giustamente ci si interroga su come aiutarle nel migliorare le loro abilità ed autonomie e renderle attori sempre più partecipi all'interno del tessuto sociale di riferimento. Altrettanto importante è il supporto e l’attenzione rivolta ai genitori di questi ragazzi, i quali devono affrontare infinite difficoltà nel sostenere la situazione, favorire il miglioramento delle loro capacità e preservare un benessere di coppia. C’è però un altro importante membro della famiglia che viene spesso dimenticato, sia dalla letteratura scientifica, sia dagli stessi genitori che vedono in lui una situazione più facile e che “deve capire” ed è il fratello o la sorella “sana”. Bambini che in realtà crescono a fianco di problematiche più grandi di loro. L’incontro condotto dallo Psicoterapeuta e formatore Francesco Baldinini mira a fornire ai genitori una panoramica generale e degli strumenti concreti per favorire la corretta crescita emotiva di questi ragazzi che devono sviluppare una propria identità in una situazione tanto delicata e in continua evoluzione. 

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