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Cronaca

Quarant’anni di immersioni e di socialità, oltre mille brevetti assegnati e una lunga storia di esperienze a contatto con la natura sommersa

Il Centro Immersioni Cesena festeggia il compleanno delle sue avventure indelebili in scenari mutevoli da togliere il fiato

In questi giorni il “CIC” celebra, con i circa ottanta soci, il quarantennale dalla costituzione avvenuta alla fine di maggio del 1981 per volere dei fondatori Osvaldo Piraccini, Vittorio Comandini, Elio Pasini, Renzo Capelli, i fratelli Savini, Gualtiero Mazzi ed in particolare di Luciano Domeniconi «Che fu uno dei primi istruttori ed anche il primo presidente - racconta Artes Rossi, attuale numero uno del centro immersioni cesenate, recentemente riconfermato alla guida dell’associazione per il triennio 2021-2024 -. La nostra è per scelta una associazione di volontariato perchè nessuno, neanche gli istruttori, percepisce un compenso in quanto ci sosteniamo unicamente con le quote associative, e perchè abbiamo una vocazione statutaria per la protezione civile alla quale siamo stati iscritti partecipando inoltre alle esercitazioni acquatiche con il nostro camper e con il gommone».

Oltre a tali attività il Centro Immersioni Cesena organizza ciclicamente corsi didattici di subacquea e di apnea a vari livelli che peraltro sono proseguiti anche durante il recente periodo di chiusure attraverso lezioni teoriche online. «Siamo un’accademia subacquea CMAS - prosegue Rossi -, ovvero possiamo rilasciare, agli allievi che frequentano le lezioni e sostengono le prove pratiche, i brevetti fino al livello di istruttore, riconosciuti a livello internazionale. A tale scopo abbiamo a disposizione trentadue mute complete, con tanto di bombole, erogatori e compressore nuovo. Da giugno con la riapertura degli impianti torneremo ad immergerci nuovamente in piscina a Ronta per le lezioni pratiche».

Oltre allo stesso Rossi, gli istruttori che seguono il nutrito gruppo di soci nelle immersioni per i mari nostrani e all’estero sono cinque: Leo De Pace, Simone Folicaldi, Paolo Mambelli, Eder Rossi e Alan Montalti. «Il mondo sommerso è affascinante - evidenzia il presidente del CIC -, sott’acqua la flora e fauna hanno colori meravigliosi ed è emozionante l’esplorazione dei silenziosi fondali marini. Negli ultimi anni oltre a “calarci” in riviera abbiamo organizzato viaggi alle Isole Tremiti, all’Argentario e all’Isola d’Elba, inoltre ogni anno cerchiamo di organizzare almeno un viaggio all’estero. Se non ci fosse stata la pandemia per esempio saremmo andati in Mar Rosso».

Avventure indelebili in scenari mutevoli da togliere il fiato anche se qualche rischio non manca. «I viaggi sono facoltativi ma abbiamo sempre un numero cospicuo di persone che partecipano a queste attività anche per via dei legami che nascono dalla condivisione di queste esperienze - conclude Artes Rossi -. Tutto ciò che facciamo si svolge in sicurezza e non sono mai capitati incidenti anche per via della preparazione e dei briefing che precedono le immersioni. Ci è capitato anche di nuotare con gli squali come lo squalo balena. Gli animali possono costituire un rischio se li si provoca ma se ci si attiene alle indicazioni l’esperienza a contatto con la natura è qualcosa di magico e irripetibile». Lo dimostrano anche le numerose fotografie scattate durante le attività nelle quali prevalgono gioiosi sorrisi. Quarant’anni è un traguardo ragguardevole ma il fascino del mondo sommerso sembra essere una passione senza tempo destinata a perdurare grazie anche alla passione dei componenti del Centro Immersioni.
 

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