Qualità dell'aria, sforate le soglie: anche a Cesena scattano le misure d'emergenza
Le misure d’emergenza scattano nei casi di ripetuti sforamenti dei valori limite giornalieri di Pm10
Martedì 10 dicembre, fino a giovedì 12 dicembre, anche a Cesena scatteranno le misure d’emergenza previste dall’accordo di programma regionale per la qualità dell’aria nei casi di ripetuti sforamenti dei valori limite giornalieri di PM10.
Il Bollettino è emesso il lunedì e il giovedì (giorni di controllo) entro le ore 11 e indica se devono essere attivate le misure emergenziali (bollino rosso) a partire dal giorno successivo. Nel caso in cui il giorno di controllo cada in una festività, il bollettino viene emesso il primo giorno lavorativo successivo. I livelli di allerta corrispondono a una serie di misure che restano in vigore fino al giorno di controllo successivo compreso e vengono attivate in tutti i comuni PAIR della provincia nella quale si sono verificati i superamenti (comuni con una popolazione superiore a 30.000 abitanti e comuni dell'agglomerato urbano di Bologna).
Le misure emergenziali si attivano quando si verificano entrambe le condizioni che seguono: viene superato il limite di PM10 nei 3 giorni precedenti a quello di controllo; il superamento della soglia (50 µg/m3) viene calcolato considerando il valore peggiore registrato tra le stazioni di un territorio provinciale; le previsioni per il giorno di controllo e per quello successivo confermano il superamento della soglia di legge per il PM10. La previsione è basata sulla valutazione degli operatori Arpae, che si avvalgono di diversi strumenti modellistici e previsionali.
Le misure sono revocate automaticamente, dal giorno successivo all'emissione del Bollettino, se nel giorno di controllo non si verificano le due condizioni necessarie all'attivazione dell'allerta.
Le misure d'emergenza prevedono lo stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel euro 4 (o inferiori) nei centri urbani interessati dai provvedimenti, dalle 8,30 alle 18,30; l'abbassamento temperature medie nelle abitazioni fino a 19° e negli spazi commerciali e ricreativi fino a 17; divieto di combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artificio); divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed emissiva <4; divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli; divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili; potenziamento controlli sia sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani che sugli impianti termici a biomassa che sulla combustione all'aperto e spandimento liquami.