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Cronaca

"Qualità dell'abitare", con la concessione gratuita di Palazzo Roverella parte il progetto. Risorse dal Pnrr

“Abitare sociale Cesena – Riuso e rigenerazione del complesso monumentale Roverella in centro storico”, il progetto prende il via

Il complesso architettonico del Roverella sarà trasferito in concessione gratuita da Asp Cesena Valle Savio al Comune di Cesena. È questo un atto decisivo che, con l’acquisizione dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza alle Belle Arti, darà di fatto avvio all’attuazione del progetto “Abitare sociale Cesena – Riuso e rigenerazione del complesso monumentale Roverella in centro storico”, ammesso lo scorso luglio al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
 
Presentato dal Comune di Cesena e da Asp Cesena Valle Savio il progetto ha ottenuto un contributo complessivo di 11.913.671,09 euro. “Con questo atto necessario – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – l’Azienda pubblica di Servizi alla Persona, che ringrazio per aver condiviso questo percorso, e il Comune si impegnano a dare pieno sviluppo al progetto sostenuto da importanti risorse del Pnrr e che cambierà il volto della nostra città, soprattutto in relazione al centro storico e al fronte dei servizi garantiti alla persona. Palazzo Roverella ha una storia molto lunga che ben si inserisce nell’evoluzione urbana, sociale e culturale della nostra città: dapprima convento, poi casa per anziani e oggi parzialmente utilizzato da alcuni Servizi alla persona gestiti da ASP, in cui si trovano alcune residenze per persone in stato di indigenza e servizi per richiedenti asilo e senza tetto, attivati anche in risposta alla pandemia e all’emergenza freddo. Questo progetto andrà proprio a rafforzare la vocazione sociale della struttura di oltre 6 mila metri quadrati, che si estendono per un intero isolato nel cuore del centro cittadino”. Inoltre oggi e domani, giovedì 18 e venerdì 19 novembre, a Milano, all’URBAN PROMO 2021, evento culturale organizzato annualmente sul tema della rigenerazione urbana, l’Assessora alla Urbanistica Cristina Mazzoni presenta il progetto strategico ‘Abitare sociale a Cesena’.
 
Lo scorso marzo l’Amministrazione comunale di Cesena e l’Azienda ai Servizi alla Persona del distretto Cesena-Valle Savio, elaborando il progetto per ridare nuova vita al complesso monumentale del Roverella, nel cuore del centro storico, tra le piazze Aguselli e Sant’Agostino, Via Milani e Corte Dandini, hanno sottoscritto un Protocollo di intesa nel quale hanno stabilito di concorrere congiuntamente al “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità della Abitare (PINQuA)” promosso dal Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti e che prevedeva un cofinanziamento fino a 15 milioni di euro per interventi sull’abitare. Contestualmente, Comune ed Asp hanno avviato un processo di co-progettazione sul complesso monumentale Palazzo Roverella, finalizzato all’elaborazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica da cofinanziare col programma PINQuA.
 
IL PROGETTO Il progetto finanziato individua un sistema di servizi comunitari tra loro molto variegati e capaci di generare relazioni positive tra le diverse funzioni e le diverse tipologie di fruitori a cui il progetto si rivolge. Si va da servizi assistenziali e sociali per categorie tipicamente più fragili a servizi e spazi abitativi con particolare attenzione all’integrazione dei giovani, delle famiglie con bambini e agli anziani, sino alla produzione di servizi culturali che coinvolgano il terzo settore e la città.
 
Il nuovo Roverella si propone come luogo ibrido, flessibile e multifunzionale nel quale sperimentare e testare anche forme abitative innovative – come le forme di abitare collaborativo – che rispondono ai bisogni e alla domanda di abitazione di diverse categorie di cittadini, così come abbiamo rilevato nel processo del PUG. Sono presenti infatti funzioni “stabili”, riguardanti le tematiche dell’abitare e della casa, servizi sociali e spazi di ristoro, ed altre “flessibili”, riguardanti una serie di spazi collaborativi in cui si possono alternare attività diverse nel tempo – ludiche, educative, di formazione, di residenze per “fasce deboli” - ma anche spazi per funzioni di innovazione sociale e spazi di socialità.
 
Il modello abitativo di Palazzo Roverella ambisce infatti a rispondere a diverse esigenze: dall’emergenza abitativa di nuclei in temporanea difficoltà, all’accoglienza a disabili che intendano sperimentare forme di coabitazione finalizzate a consolidare progetti di vita del “dopo di noi”, così come a studenti maggiorenni fuori sede. Gli spazi privati sono pensati in connessione con gli spazi condivisi tra abitanti (sala gioco per bambini, lavanderia, spazi di condivisione comunitaria, sala lettura e libreria comunitaria) e con l’intera città, a cui si aprono, rendendo permeabili ed aperte. Come ad esempio i cortili del Roverella, che diverranno veri e propri giardini condivisi, in modo da agevolare integrazione sociale, prossimità e mutuo-aiuto, l’ex chiesa dello Spirito Santo, dedicata a funzioni culturali urbane, e gli spazi pubblici della Piazza Aguselli, che pur mantenendo la funzione di parcheggio sarà riqualificata con attenzione ai temi dell’adattamento climatico e al benessere delle persone, prevedendo alberi per l’ombra e sistemi di gestione sostenibile delle acque basate sulla natura.
 
In parallelo alla trasformazione fisica del complesso del Roverella, Amministrazione e ASP si impegneranno ad attivare processi di co-progettazione finalizzati ad individuare i modelli di gestione collaborativa degli spazi e a condividere i criteri di impatto sociale e culturale, nonché momenti di partecipazione aperti alla città e agli abitanti del centro storico, così da favorire maggiore inclusività sociale e il coinvolgimento diretto di soggetti del terzo settore nella gestione collaborativa dei luoghi da rigenerare.

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