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Cronaca

Pulizie nelle scuole: "Internalizzazione mette a rischio 80 posti di lavoro"

Cgil, Cisl e Uil: "Nessuno deve restare escluso, rispetto al processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e mantenimento del decoro nelle scuole"

Dall'1 gennaio 2020 verrà dato il via all'internalizzazione del servizio di pulizie delle scuole, fino ad  oggi gestito a livello nazionale principalmente da aziende di multiservizi, e peculiarità del nostro  territorio, da Cooperative Sociali di inserimento lavorativo di persone svantaggiate e con disabilità, Cils e Cis Rubicone". E' quanto rendono noto Cgil, Cisl e Uil, che chiedono "necessarie risposte per tutte le lavoratrici e i lavoratori, visto che la bozza di decreto interministeriale ad oggi mette a rischio 5mila lavoratrici  e lavoratori a livello nazionale, e un'ottantina a livello del nostro territorio. Nessuno deve restare escluso, rispetto al giusto e importante processo di internalizzazione dei  servizi di pulizia, ausiliariato e mantenimento del decoro nelle scuole statali italiane previsto dal primo gennaio 2020".

Cgil, Cisl e Uil chiedono garanzie per il "personale che, pur avendo i requisiti per l'internalizzazione, non risulta però  direttamente assunto dall'azienda multiservizi intestataria dell'appalto, ma in comando, proprio  per la salvaguardia occupazionale in questi ultimi anni delle Cooperative Sociali coinvolte e della  loro mission di inserimento lavorativo.  A pochi giorni dalla mobilitazione e da un partecipato Sciopero Nazionale, Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl rilanciano la necessità di definire una soluzione per la continuità occupazionale di tutti  gli operatori e le operatrici coinvolte nei cosiddetti Appalti Storici, soprattutto considerando il  coinvolgimento in tali servizi di personale con disabilità". 

"La bozza di Decreto Interministeriale che ad oggi prevede 11.236 assunzioni dirette, paventa una  perdita occupazionale di 4.783 lavoratori. Una situazione inaccettabile, si rivendica una gestione  coordinata della vertenza attraverso l’attivazione di una cabina di regia che coinvolga perlomeno i ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia, al fine di garantire la contestualità degli  interventi utili alla piena occupazione di tutti i lavoratori coinvolti.  Dire che con questa manovra si risparmiano 170 milioni di euro, fino ad oggi utilizzati per dare un  lavoro e un salario ai 16mila lavoratori impiegati, significa avallare quasi 5mila licenziamenti".

I sindacati, infine, sollecitano "l‘attivazione del tavolo di confronto e interventi integrativi  finalizzati ad una gestione flessibile del processo di internalizzazione, che dovrà avere i caratteri  dell’inclusività e dell’adeguatezza degli strumenti e delle risorse per confermare a tutte le  lavoratrici e lavoratori un posto di lavoro e un reddito anche dopo il 1 gennaio 2020". 

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