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Cronaca

Nuovo Pug, l'Ordine degli Architetti: "Strumento rigido e che ci è piovuto addosso, rischia di diventare una barriera"

Netta bocciatura del Pug del Comune di Cesena da parte dell'Ordine provinciale degli Architetti. Il piano urbanistico generale della città, appena entrato in vigore, rischia di diventare una “barriera"

Netta bocciatura del Pug del Comune di Cesena da parte dell'Ordine provinciale degli Architetti. Il piano urbanistico generale della città, appena entrato in vigore, rischia di diventare una “barriera”. Lo ha spiegato  Camilla Fabbri, presidente dell'Ordine provinciale degli architetti di Forlì-Cesena: “Abbiamo combattuto in ogni modo il Pug di Cesena, che ci è piovuto addosso pieno di rigidità. A Cesena è uno strumento limitante, se non manovrato bene rischia di diventare una barriera sia sul lato di chi propone, che sul lato di chi autorizza”.

In urbanistica la sigla con cui si dovrà prendere confidenza in futuro è 'Pug', che eredita quello che negli anni della crescita tumultuosa delle città italiane si chiamava 'Piano regolatore', vale a dire il principale strumento di pianificazione urbanistica. A introdurre il 'Pug' è stata una legge regionale del 2017, la numero 24, che ha previsto la decadenza dei piani precedenti (è avvenuto nel giugno del 2021) e un regime transitorio che finiva appunto con l'approvazione del nuovo Pug in ogni Comune. Di Pug si è parlato a Forlì nel corso di un incontro ieri pomeriggio, mercoledì, dal titolo “Forlì: pensare il futuro” relativo alla futura pianificazione urbanistica

In questa sede il confronto con Cesena, dato che Forlì in questo iter è molto più indietro e il Pug deve ancora approdare in Consiglio comunale. Un ritardo, giustificato dal vicesindaco Daniele Mezzacapo, per il fatto che “Forlì è uno dei pochi grandi Comuni dell'Emilia-Romagna che ha scelto di elaborare il nuovo Pug solo con risorse e professionalità interne al Comune, senza delegare a soggetti esterni che non conoscono la città, ma avvalendosi di professionisti che tutti i giorni hanno rapporto con le esigenze dei cittadini, delle aziende, che hanno avuto contatti, fin dalla fase consultiva sul nuovo Pug, con ordini professionali e associazioni di categoria”.

E su questo arriva il netto sostegno di Camilla Fabbri, presidente dell'Ordine provinciale degli architetti di Forlì-Cesena: “Una scelta coraggiosa quella del Comune di Forlì, purtroppo in molti Comuni dove sono stati conclusi i Pug, questi sono pressoché tutti uguali, fatti a tavolino, senza una visione del futuro di lungo periodo. Il Pug nasce non come uno strumento urbanistico in senso stretto, ma per dare elasticità alla pianificazione. Farlo internamente era indispensabile”.

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