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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Piazza della Libertà, solidarietà ai manifestanti: "Pd Arcigno e M5S trasformista"

Il giorno dopo l'aspra protesta in Consiglio comunale del comitato "Centro Anch'io" contro la chiusura del parcheggio di piazza della Libertà e l'altrettanto dura risposta del sindaco Paolo Lucchi, si compatta il fronte di solidarietà ai manifestanti

Il giorno dopo l'aspra protesta in Consiglio comunale del comitato “Centro Anch'io” contro la chiusura del parcheggio di piazza della Libertà e l'altrettanto dura risposta del sindaco Paolo Lucchi, si compatta il fronte di solidarietà ai manifestanti. L'associazione di categoria più appoggia la protesta è Confcommercio Cesenate, che rinnova la sua presa di posizione:

“E' giusta la causa di evitare la chiusura del parcheggio più storico, più comodo e più ricercato del centro storico senza una adeguata alternativa per la sosta. In tutti questi anni siamo intervenuti in tanti modi e con mille ragioni plausibili per scongiurare un grave e imperdonabile errore politico e sociale della Giunta Comunale che rischia di avere ripercussioni molto serie per il commercio del cuore della città”. Lo dice Corrado Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio Cesenate.

“Aldilà del merito, sconcerta il metodo: per Macfrut, la Giunta interpellò gli operatori e si fece forza del fatto che una parte di essi era d'accordo con il trasferimento a Rimini. Per Piazza della Libertà gli operatori non sono stati interpellati, né ascoltati. Solo snobbati. Viene il sospetto quindi che per l'Amministrazione il parere dei cittadini conti solo quando è favorevole alle decisioni che lei ha già preso. Dal punto di vista sociale con la scelta di chiudere il parcheggio più importante della città, si mettono a rischio posti di lavoro e destini di non poche famiglie”.

Piazza della Libertà, protesta in Consiglio comunale (Foto Davide Sapone)



“Chi pensa a chi dovrà chiudere i negozi, ai commercianti e ai loro collaboratori? Chi pensa che distruggendo il commercio dentro il centro storico, si mette a repentaglio una funzione fondamentale di Cesena perché non c'è città senza commercio? Confcommercio fino all'ultimo giorno disponibile, chiederà all'Amministrazione Comunale di fare marcia indietro e di non compiere una scelta a cui si oppongono oltre a noi il Comitato che ha raccolto 7.300 firme e gran parte della città. Sindaco e Giunta, siete ancora in tempo: fate marcia indietro!”, conclude Patrignani.

NCD: “NON SIAMO USCITI PERCHE' C'E' UNA BATTAGLIA DA COMBATTERE” - Stefano Spinelli, Consigliere Comunale del Nuovo centro destra, condanna invece l'atteggiamento tenuto in Consiglio dal sindaco e della maggioranza Pd: “Una parte della manifestazione è entrata in consiglio comunale e ha alzato i toni, anche con cori e sirene da stadio, tanto che ho fatto fatica a terminare il mio intervento, mentre sottolineavo che questa situazione derivava dalle ultime scelte amministrative che stanno togliendo identità a Cesena e ne peggiorano territorio e sviluppo sociale ed economico (esempi: Foro Annonario irriconoscibile, Biblioteca Malatestiana centro sociale, MacFrut a Rimini, Piazza della Libertà out, Centro Storico in difficoltà, Tasse al massimo, ed anche incertezza per le sorti dell’Ippodromo, che era l’oggetto di una delle delibere in discussione)”

IL VIDEO DELLA PROTESTA IN CONSIGLIO (GUARDA QUI)

Sempre Spinelli: “Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio e al Sindaco di sospendere la seduta almeno provvisoriamente, ricevendo risposta negativa. La seduta è proseguita con difficoltà e alla fine i manifestanti sono stati fatti defluire. C'è chi ha scelto di uscire dall'aula per solidarietà con i manifestanti. Noi abbiamo deciso di rimanere perché credo che la sfida politica sia da combattere all'interno delle istituzioni democratiche oltre che nella società, come abbiamo fatto per Piazza della Libertà. Durante quest’anno abbiamo chiesto, in ordine: di sostituire la chiusura della piazza con una diminuzione di Tasi e Imu; poi di procedere alla pedonalizzazione ma con la realizzazione di un parcheggio sotterraneo; poi di sospenderne la realizzazione in attesa che fossero pronte soluzioni alternative di parcheggio; poi ancora una moratoria e una pausa di riflessione come richiesto da più parti e anche dalle associazioni locali; siamo intervenuti in convegni e in trasmissioni televisive. Fino a quando la Giunta non ha definitivamente proceduto alla gara per l'affidamento dei lavori proseguendo nella sua volontà incomprensibile. Continueremo la nostra chiara opposizione in consiglio comunale, avanzando anche proposte per il futuro della città”.

LEGA NORD: “LA POLIZIA HA RIPRESO E IDENTIFICATO, PERCHE'?” - Il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli (Ln) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, lamenta che “all'arrivo al Palazzo comunale, meta del percorso della manifestazione, vigili urbani e polizia avrebbero impedito l'accesso al Salone comunale, luogo solitamente aperto al pubblico, mentre sarebbe stato segnalato che un membro delle forze dell'ordine avrebbe ripreso i manifestanti”. Inoltre, “sarebbe stata sgomberata, sempre dalle forze dell'ordine, anche la parte riservata al pubblico dell'Aula consigliare dove erano legittimamente entrati i cittadini manifestanti, alcuni dei quali avrebbero segnalato che sarebbe stato loro richiesto da vigili urbani di declinare le generalità e di mostrare i documenti”. Pompignoli, presente alla manifestazione, ribadisce che la stessa "non è mai trascesa e l'andamento è stato assolutamente prevedibile e pacifico, come testimoniato da un'infinità di immagini e di riprese video. Pompignoli chiede inoltre alla Giunta di esprimere un giudizio sulla vicenda e sulle parole “oltraggiose rivolte dalla stessa Giunta, attraverso un comunicato, a cittadini contribuenti che manifestavano il loro dissenso”.

Il consigliere vuole sapere infine "se si intenda accertare per quali motivi e chi abbia dato l'ordine di chiedere generalità e documenti ai manifestanti e che gli stessi fossero ripresi con una telecamera mentre stazionavano senza arrecare alcun danno o pericolo sulle scale del Comune o nello spazio riservato al pubblico dell'Aula consigliare”.

FORZA ITALIA: “PD ARCIGNO E M5S TRASFORMISTA” – Marco Casali, invece, se la la prende col Pd e col “trasformismo” del M5S: “Il livello politico a Cesena è purtroppo questo: PD arcigno e rigido nelle posizioni e comunque succube e subalterno al sindaco. Movimento 5 Stelle dedito al trasformismo. I fatti parlano chiaro: nelle ultime elezioni il PD ha preso il 54% dei voti, il Movimento 5 Stelle circa il 16%. Entrambi avevano scritto nel loro programma di volere sopprimere il parcheggio di Piazza della Libertà. Il 70% degli elettori li ha votati. Quasi un plebiscito. Ora il PD tiene duro sull’argomento perché il suo capo non arretra di un millimetro. Il Movimento 5 Stelle invece è più folcloristico e ieri sera in Consiglio Comunale, in perfetto voltafaccia, ha appoggiato una manifestazione che chiedeva una cosa alla quale loro stessi si erano opposti. Troppo bella l’occasione per cavalcare il comitato. Troppo ghiotto il momento per la loro antipolitica”.

“La partita, in Consiglio Comunale, è persa. Chi va in giro a raccontare che la lotta nel Consiglio deve andare avanti mente sulle procedure e non conosce i regolamenti. C’è una battaglia però che può fare ancora la piazza e il relativo comitato. Ieri sera quella gente ha forse iniziato a sdoganare la nostra città da un dominio imperterrito delle sinistre che dopo quasi mezzo secolo fa arrossire anche gli stessi ex-comunisti. C’è ancora spazio per la politica anche per la spinta propulsiva del comitato. Brava gente ieri sera, manifestanti disciplinati che sono stati ingannati, che non sapevano, perché leggere un programma elettorale è spesso come leggere un contratto assicurativo. Perché tutti pensano che chi ci governa su certe cose agisca come il buon padre di famiglia. Ma ripartire è necessario, dalla politica, dalle organizzazioni imprenditoriali perché dobbiamo ancora capire la posizione della Confesercenti sull’argomento, perché il comitato zona A, che presiede le scelte del centro storico, è una scatola che non funziona, perché se vogliamo fare la città moderna, come sento dire spesso dalla maggioranza, allora forse ci vuole un city manager, perché serve un parcheggio, ora, subito, perché Icarus va rivisto, perché i residenti non devono più pagare i pass per andare a casa loro e quelli che non hanno il garage devono poter parcheggiare in struttura gratis h24”, conclude Casali.

DI PLACIDO (LIBDEM): “PIAZZA DELLA LIBERTA' E' ORMAI UN SIMBOLO”. Scrive, infine, Luigi Di Placido: “Nel pomeriggio di giovedì abbiamo assistito in prima persona a una delle pagine più tristi della storia di Cesena. Una pagina fatta di arroganza e paura, di indisponibilità al dialogo e presunzione. Abbiamo visto dei cittadini (tanti, molti) che, dopo aver sfilato pacificamente per le vie della loro città, si sono visti vietare l'ingresso nel salone comunale della loro città e cacciare dall'area del Consiglio Comunale riservata al pubblico. Abbiamo visto forze politiche di presunta opposizione far praticamente finta di niente, con la scusa del "tanto non c'è più niente da fare". Abbiamo visto un Sindaco sempre più solo e disorientato, e una Amministrazione ripiegata su sè stessa, che ancora una volta rifiutano il dialogo e il confronto, addirittura con l'aggravante del farsi scudo con le forze di polizia, senza che ce ne fosse il benché minimo bisogno”.

“Ha dell'incredibile leggere che la Giunta parla di "assoluta mancanza di rispetto", quando la vera mancanza di rispetto è quella nei confronti di 7.000 cittadini che hanno firmato chiedendo di bloccare un progetto assurdo, e che sono stati trattati come dei sudditi obbligati all'obbedienza. Possiamo dirlo con tutta la preoccupazione del caso: il re è nudo, questa volta più che mai. È bastato un pomeriggio per mettere sotto i riflettori in maniera impietosa tutti i limiti e le insicurezze di un modo di comandare (il termine non è usato a caso) arrogante e presuntuoso, che si lava la bocca con "Cesena Dialoga", "percorsi partecipati" e altre amenità del genere, ma che in realtà è sempre più lontano dalla città e dai suoi abitanti. Un modo di comandare che rivela paura, e per questo evita i contatti, o li organizza in maniera finta perché rispondano a esigenze di consenso costruito ad arte”.

“Come abbiamo già affermato, la battaglia per evitare la chiusura del parcheggio di Piazza della Libertà è ormai diventata molto più che la sola sacrosanta lotta contro la scientifica volontà di uccidere il Centro Storico di Cesena: è il simbolo di quella parte di cittadini che non accetta di piegare sempre la testa, e ne ha abbastanza di vedere che le cose sono sempre già decise. La manifestazione di giovedì pomeriggio ha fatto bene a Cesena, ne siamo fermamente convinti”.

IL PD: "PAGINA NON BELLA E RIBREZZO PER IL M5S". Di segno chiaramente opposto la presa di posizione di Fabrizio Landi, Segretario Territoriale PD Cesenate: "E' stata scritta una pagina non certo bella nella nostra città. Quella che doveva essere una manifestazione (legittima, importante nei meccanismo democratici di una comunità) si è rivelato ben presto un tentativo sguaiato di prevaricazione delle istituzioni cittadine. Non tanto del Sindaco e della Giunta, verso cui nulla vieta di manifestare il proprio disaccordo, ma del Consiglio comunale che - lo voglio ricordare a qualcuno che pare decisamente smemorato - altro non è che il luogo massimo della vita democratica di una città.
Pretendere di interromperlo, di scavalcarne le regole, di decidere chi possa sederci o meno è un inaccettabile gesto di violenza alle istituzioni ed alla democrazia cittadina. Punto". 

Ed ancora Landi: "Qui non c'entra più il progetto di piazza della Libertà. Qui non c'entra più un comitato che legittimamente contesta un progetto e si batte per una sua rivisitazione. Qui si tratta di rispetto delle istituzioni, del loro funzionamento, del regolare svolgimento del dibattito democratico. Urla, fischi, lancio di fogli e scoppio di palloncini non hanno nulla a che fare con una seduta di Consiglio Comunale. Invocare l'interruzione dell'Assise cittadina altro non è che un tentativo di prevaricazione delle regole democratiche, non un modo per risolvere un problema. Questo è stato scritto ieri sera. E ci fa ribrezzo aver visto come il Movimento 5 Stelle, col solo intento di cavalcare un'onda e totalmente incuranti della loro incoerenza nel merito, si sia accodato alla gazzarra e al tentativo di stravolgimento di quelle stesse regole democratiche grazie alle quali essi siedono in Consiglio comunale. Probabilmente è l'ultima ancòra cui ritengono di potersi aggrappare per nascondere la propria incapacità di proporre un progetto di città, altrimenti non si spiegherebbe la giravolta totale fatta rispetto al programma con cui, non più di un anno fa, si sono presentati ai cesenati".

"Apprezziamo invece come gli altri gruppi consigliari - prescindendo dalle opinioni in merito a piazza della Libertà - abbiano messo in primo piano il rispetto delle istituzioni. Su questo, esprimiamo il nostro netto sostegno e la nostra solidarietà al presidente del Consiglio comunale Simone Zignani, che è stato fatto oggetto di attacchi personali inqualificabili. Infine, avendo visto fra i cosiddetti manifestanti alcune facce note della politica cittadina, ci domandiamo se non ritengano esse di vergognarsi un po' di quanto successo ieri, dato il loro passato di Consiglieri comunali. Credevamo che in loro albergasse un briciolo di senso delle istituzioni. Evidentemente non è così, ed hanno trovato nei consiglieri grillini i loro degni eredi".

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