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Cronaca Bagno di Romagna

“Promemoria Auschwitz”, un viaggio virtuale per i giovani tra storia e memoria

Un percorso formativo da realizzarsi in forma digitale, con attività laboratoriali ed esperienze di visita dei luoghi chiave dell’olocausto pensate per essere condotte a distanza

Il Comune di Bagno di Romagna ha deciso di sostenere il progetto “Promemoria Auschwitz”, organizzato dall'associazione di promozione sociale Deina anche quest’anno, nonostante la pandemia mondiale: si tratta di un progetto di educazione alla cittadinanza pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità del reale a partire dal passato e dalle sue rappresentazioni. Deina ha scelto di impegnarsi nell'elaborazione di strumenti alternativi e innovativi che permettano di proporre "Promemoria Auschwitz" ai nostri giovani anche se non è possibile viaggiare, continuando a valorizzare la diffusione della memoria e a riflettere sui valori che sostanziano e tengono insieme le nostre comunità, a partire dall’importanza delle responsabilità individuali. 
 
Quello che hanno messo a punto è un percorso formativo da realizzarsi in forma digitale, con attività laboratoriali ed esperienze di visita dei luoghi chiave dell’olocausto pensate per essere condotte a distanza. 

L'obiettivo è quello di portare a una conoscenza profonda dell’uomo nel tempo, e le scelte a monte del percorso educativo intendono dotare i ragazzi di alcuni strumenti basilari per poter comprendere la storia che stiamo affrontando. 
 
“Siamo molto orgogliosi - dichiara l’assessore Enrica Lazzari - del fatto che quest’anno ben 4 giovani del nostro Comune hanno manifestato il desiderio di poter prendere parte a quest’esperienza e condividiamo l’obiettivo generale di questo progetto, che è quello di educare a una partecipazione libera, critica e consapevole proponendo un percorso strutturato in grado di alimentare una relazione continua tra storia, memoria e cittadinanza. Un percorso fatto di condivisione, di scambio, di apprendimento, di crescita personale e di consapevolezza sul tipo di cittadini che vogliamo essere, oggi e domani.”
 
“Guardare alla storia della seconda guerra mondiale, della deportazione e della Shoah in chiave europea significa costruire la consapevolezza che i processi che ne sono alla base sono parte di un passato comune, così come lo sono le conseguenze sociali, politiche e culturali che quella storia ha prodotto - conclude l’assessore Lazzari. La costruzione di una società civile non può che fondarsi su questi presupposti, e i viaggi della memoria, anche se virtuali, contribuiscono a educare una generazione di giovani europei che siano in grado di afferrare il senso profondo e complesso delle sfide del presente.”

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