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Cronaca Bagno di Romagna

Turismo e "Polo Ambientale", Bagno di Romagna punta alla valorizzazione del Palazzo del Capitano

Intendendo portare avanti l'attuazione del cosiddetto "Polo Ambientale", inserito sul programma di mandato, è stato individuato come elemento strategico di tale obiettivo il Palazzo del Capitano

Il Comune di Bagno di Romagna presenterà domanda per partecipare al Bando del Por Fesr 2014-2020, Asse 5, Azione 6.6.1 e 6.7.1 - Contributi per enti locali che ha lo scopo di valorizzare gli attrattori naturali, artistici e culturali che, per rilevanza strategica, sono in grado di migliorare la competitività turistica dei territori interessati e di tutto il sistema regionale. Il Comune di Bagno di Romagna da più di un anno ha pianificato la partecipazione al presente bando, di cui si era discusso ampiamente in Regione.

Intendendo portare avanti l’attuazione del cosiddetto "Polo Ambientale", inserito sul programma di mandato, è stato individuato come elemento strategico di tale obiettivo il Palazzo del Capitano. Difatti, pur riconoscendo l’indiscusso valore delle Acque Termali e la qualità dei nostri stabilimenti ed alberghi, è necessario procedere a stimolare e diversificare l’offerta turistica del nostro territorio puntando sulle qualità ambientali e fornendo servizi ed attività che permettano ai turisti e agli operatori privati di poter contare su un filone turistico che ad oggi, seppur di valore riconosciuto, ha ottenuto minor sfruttamento. Il progetto vede il Comune di S.Sofia come capofila e prevede, oltre a Bagno di Romagna, anche la partecipazione del Comune di Premilcuore, il Parco Nazionale e Romagna Acque Società delle Fonti, per un importo complessivo di 4.217.446,65 euro, di cui 3.239.591,60 euro a valere sui fondi Por Fesr.

“L’obiettivo di stimolare sul nostro territorio nuove forme di turismo, quali quello ambientale, presuppone che queste si integrino completamente con quello termale -  afferma l’assessore Alessandro Severi - è infatti condizione necessaria che il turista riconosca nel nostro territorio la particolarità del carattere termale in un ambiente di grande valore. Da questo l’idea delle Terme nel Parco. Proprio per questo il progetto del Parco su Palazzo del Capitano, oltre alla rivisitazione degli allestimenti del Centro Visita, presuppone anche la possibilità di implementare ulteriori servizi, in affiancamento allo IAT, nell’ottica di una maggior sinergia ed un rinnovato rapporto tra Comune e Parco".

È oramai un anno che in collaborazione con il Comune di Santa Sofia, poi con il Comune di Premilcuore, lavoriamo su progetti sullo sviluppo del turismo sostenibile. Per tale ragione si è scelto di costituire questa rete di tre Comuni che, tra le altre, condividono sia l’appartenenza al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sia la Diga di Ridracoli. Proprio in questa doppia valenza, abbiamo ritenuto che l’acqua rappresenti il filo conduttore che lega i tre territori (tre valli solcate da tre fiumi Savio-Bidente-Rabbi, la diga e le acque termali). Il progetto del nostro Comune prevede di replicare in ambito urbano un sentiero che collega la Fonte del Chiardovo, il Palazzo del Capitano ed i Giardini del Lungo Savio e la maggior spesa sarà concentrata sulla riqualificazione architettonico ed ambientale del Chiardovo e dei Giardini. Proprio per illustrare il progetto, ora in versione preliminare, nelle prossime settimane verrà organizzato un incontro pubblico per il quale, se venissero confermati i finanziamenti, verrà attivato un processo di progettazione partecipata".

“Ai recenti articoli usciti sui quotidiani - continua l’assessore Severi - anch’io, come il sindaco di Sarsina Mengaccini ed il Consigliere Faggi, provo rammarico; non certo per la mancata partecipazione al progetto condiviso con gli altri Comuni della Valle del Savio. Come noto anche al Sindaco Mengaccini, la mancata partecipazione è stata determinata, da un lato, dall’avanzato stato di progetto con S.Sofia e, dall’altro, da una regola introdotta di recente dalla Regione che impediva di partecipare a più di un progetto. Piuttosto, mi rammarico per ben più importanti occasioni perse per i nostri comuni della Valle Savio. Il servizio associato della Polizia Municipale, la concretizzazione del Sub Ambito Montano e la mancata adesione alla verifica di un progetto di fusione tra Comuni, per fare tre esempi. Questi sono certo temi ben più importanti per la nostra vallata, per i quali il nostro Sindaco Baccini si è speso molto, anche arrivando a mettere da parte i meri interessi locali".

"A questa disponibilità più e più volte si è risposto col rifiuto o il silenzio, per cui non comprendo perché ci si sorprenda che il Comune di Bagno di Romagna abbia progetti e strategie con partner ben più disponibili. Non voglio certo negare che il tessuto economico e sociale che vede nella direttrice del fiume Savio è ancora forte e ben definito, ma è altrettanto vero che Bagno condivide queste stesse affinità e legami anche con gli altri comuni dell’Appennino, siano essi del Bidente o del Casentino. Bagno non può certo attendere oltre né limitare le proprie scelte all’interno dei meri confini amministrativi, siamo territori di confine, abituati ad affrontare i problemi ed a puntare a grandi obiettivi", aggiunge.

"Se questo rammarico è concreto – conclude l’assessore – forse è ora che abbandoniamo i nostri interessi localistici e pensiamo al nostro territorio e al suo sviluppo in una visione più ampia. Il tempo passa e pian piano i nostri Comuni dovranno affrontare ulteriori difficoltà e le conseguenze di una costante riduzione di risorse economiche ed umane, dovendo al contempo fornire sempre maggiori servizi e con maggiore professionalità; penso ad esempio alle conseguenza dell’abolizione delle Province e ai futuri riordini degli enti locali. Anche per questo, Bagno di Romagna va avanti con il suo studio degli effetti delle fusioni, coinvolgendo tutti quelli che sono disponibili a lavorare su una identità di territorio più ampia di quella del singolo confine comunale, perché manteniamo la convinzioni che uniti si è più forti. Noi ci stiamo già muovendo, resta solo la scelta degli altri Comuni, se proseguire il viaggio con noi oppure no".

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