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Cronaca

Il cane come amico terapeuta: il progetto "Pet Therapy" all'Isola di Peter Pan

I piccoli ospiti hanno avuto modo di conoscere Sasha, una labrador nera accompagnata da Silvia Tonon, istruttrice di BdogS educazione cinofila asd

Il cane come amico terapeuta. E' sbarcato all'Isola di Peter Pan di Cesena il progetto di "Pet Therapy" in ambito infantile: i piccoli ospiti hanno avuto modo di conoscere Sasha, una labrador nera accompagnata da Silvia Tonon, istruttrice di BdogS educazione cinofila asd. La sua dolcezza ha subito conquistato la curiosità di tutti, anche dei genitori. Sasha si è lasciata accudire dai bambini, che l’hanno accolta nel loro spazio con un avvicinamento graduale, simboleggiato da una linea di confine sul pavimento, per rispettare il tempo necessario ad ogni bambino di sentirsi pronto ad avvicinarsi al cane.

"Non tutti sono stati conquistati subito dal suo sguardo tenero e sereno - illustra Tonon -, ma anche i bambini più timorosi erano curiosi e dopo averle preparato il lettino e riempito la ciotola senza avvicinarsi troppo, hanno stabilito un contatto prendendosi cura di lei, chiamandola per nome, parlandole, spazzolandole il pelo soffice e lucido. Per altri bambini invece è bastato vederla zampettare al Peter Pan per corrergli incontro, salutarla, accarezzarla, afferrarla per il muso e per le orecchie a penzoloni".

Tonon fi da subito ha spiegato e accompagnato i bambini al giusto approccio col cane, tanto che già al secondo incontro tutti sapevano come comportarsi (dove posizionare la cuccia, quanta acqua mettere nella ciotola, mai spazzolare contropelo, controllare le orecchie e pulire bene le zampe). Sasha si è dimostrasta anche un’ottima compagna di giochi, passeggiate e riesce a saltare gli ostacoli.

"Attraverso questa importante relazione i bambini imparano a distinguere le azioni non verbali che generano sensazioni di benessere o malessere, il rispetto delle regole e sono incoraggiati allo sviluppo dell’empatia - spiega l'istruttrice -. Ma non sempre i bambini hanno la possibilità di avvicinarsi ad un cane educato a non reagire alle urla di entusiasmo e all’esuberanza dei piccoli, perdendo così la possibilità di un incontro magico".

Con questo progetto il Peter Pan ha voluto offrire ai bimbi che lo frequentano, la possibilità di questo scambio, in un ambiente conosciuto e protetto, perché, conclude Tonon, "la costruzione del legame cane-bambino, carica di una grande valenza emotiva ed affettiva, passa attraverso il rispetto, la pazienza e la tolleranza, che saranno poi facilmente tollerati verso altre relazioni sociali.  D’altra parte si sa…chi trova un cane trova un amico".

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