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Cronaca

Recupero del 100% dei rifiuti prodotti dall'evento? La Maratona Alzheimer al centro di un progetto pilota primo in Italia

Non solo solidarietà, sport e prevenzione tra gli scopi della prossima Maratona Alzheimer. Quest'anno l'edizione si arricchisce di un nuovo valore: la sostenibilità ecologica.

Non solo solidarietà, sport e prevenzione tra gli scopi della prossima Maratona Alzheimer. Quest'anno l'edizione si arricchisce di un nuovo valore: la sostenibilità ecologica. La maratona e i suoi 6.000 partecipanti saranno infatti oggetto di una sperimentazione relativa ai rifiuti prodotti durante l'evento, per permettere un loro pieno recupero. A promuovere il progetto, che prende il nome di “Corripulito” è Romagna Iniziative, che si avvale del supporto dell'Università di Bologna ed in particolare di 'Tailor', il aboratorio di innovazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale. In sostanza il questito è: si può realizzare un evento sportivo di questa portata che si sposi ai dettami dell'economia circolare? Secondo Augusto Bianchini, professore universitario e referente scientifico del progetto, assieme al suo team di ricerca tutto questo è possibile, applicando un modello  matematico.

Domenica prossima si terrà l'importante manifestazione, che vedrà mobilitarsi circa 6.000 partecipanti, di cui 1.300 atleti e il resto amatori e camminatori. Un gruppo imponente di persone che tra Cesenatico, Cesena e le colline vedrà per 42 chilometri costituiranno una bella pagina di sport e solidarietà. Meno bello, però, in questa come in altre iniziative sportive quello che resta sulla strada, spesso una coltre di bicchieri di plastica, confezioni e altri rifiuti che vengono prontamente spazzati. “Nella scorsa edizione abbiamo utilizzato qualcosa come 40mila bicchieri, 5.000 bottiglie, 2.500 posate di plastica usa e getta. Un problema che già in passato ci ha portato ad una seria riflessione”, spiega Giorgia Battelli, presidente dell'associazione Maratona Alzheimer. Il problema non è tanto come garantire la pulizia, ma come rendere tali rifiuti, così concentrati in poche ore e su un percorso lineare di 42 chilometri, pienamente recuperabili.

Durante la manifestazione sarà resa più efficace la differenziazione dei rifiuti al fine di riciclare il 100% della plastica utilizzata dai partecipanti, grazie alla presenza di 20 isole ecologiche presidiate da volontari, in corrispondenza dei punti ristoro, in cui ripartire le diverse plastiche utilizzate. I partecipanti dovranno quindi fare la loro parte. Successivamente entrerà nel vivo la sperimentazione universitaria, partendo dal peso del materiale recuperato e mediante l'applicazione di un metodo scientifico per la prima volta applicato in Italia ad una manifestazione sportiva. “Lo scopo non è considerare questi scarti come rifiuti, ma come una materia prima 'seconda' che ha un valore economico definibile. Il problema non è la plastica in sé, che in questo periodo è demonizzata, ma gestire correttamente il fine vita di questi prodotti”, spiega Bianchini. Non aiuta certo il fatto che esistano ad ora circa 25-30 tipi diversi di plastica e il mero conferimento nel contenitore giallo in sé non è sufficiente al totale riciclo, dal momento che da un prodotto mixato si può realizzare solo nuova plastica di più bassa qualità. Separandola correttamente, invece, è possibile destinare lo scarto ad una nuova vita uguale alla prima. Solo così si può parlare di “circolarità”. L'analisi scientifica permetterà di rendicontare l'effettiva circolarità e la sostenibilità ambientale della corsa. Sostenibilità che deve essere anche economica dato che “se non c'è anche quella non ci può essere sostenibilità ambientale nel futuro”, sempre Bianchini.

Il progetto lanciato da Romagna Iniziative ha visto il plauso di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha mandato un videomessaggio di sostegno. “Questa iniziativa, assolutamente unica nel suo genere e in linea con la missione del nostro consorzio è una chiara dimostrazione che la Romagna corre veloce - commenta Francesca Amadori, presidente di Romagna Iniziative - Il tema della corretta gestione della plastica è oggi sempre più attuale e rilevante, riguarda ciascuno di noi. Come consorzio di aziende da sempre attente a valorizzare a 360 gradi il territorio, crediamo nell'importanza di sostenere un progetto che contribuisce in modo concreto a sensibilizzare tutti sulle tematiche ambientali e che sostiene lo sport non solo come veicolo di integrazione sociale, ma anche come importante occasione di sensibilizzazione alla salvaguardia dell'ambiente”.

Anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca sostiene il progetto che vede Cesena protagonista di questa esperienza pilota in Italia: "La Maratona Alzheimer vede l'aggiunta di un ulteriore valore, oltre alla solidarietà e allo sport e il benessere: la sostenibilità ambientale. La gestione dei rifiuti in una manifestazione con migliaia di persone non è facile e questo progetto dimostra che è possibile una gestione diversa, intelligente e innovativa. Non posso che appoggiarla, la sostenibilità è al centro del mio mandato amministrativo".

Il progetto Corripulito vede il coinvolgimento di Ilip come fornitore del materiale plastico monouso, Hera per la logistica legata alla raccolta e Corepla, che favorirà una corretta separazione e valorizzazione della plastica riciclata. Nei prossimi mesi verranno elaborati i dati e si verificherà se una manifestazione sportiva come questa può sposare appieno l' “economia circolare”, fornendo un reale ritorno dei risultati raggiunti, e capire se il sistema può essere applicato ai rifiuti di altre manifestazioni sportive.

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