Centro, Confartigianato critica: "Il Comune dimentica piazza del Popolo deserta"
Faccia faccia tra sindaco Lucchi e Confartigianato su come intervenire per rilanciare il centro storico. Si terrà mercoledì sera, alle 21 nella sede di via Alpi. Interverranno dirigenti e artigiani che operano in centro storico e il sindaco
Faccia faccia tra sindaco Lucchi e Confartigianato su come intervenire per rilanciare il centro storico. Si terrà mercoledì sera, alle 21 nella sede di via Alpi. Interverranno dirigenti e artigiani che operano in centro storico e il sindaco. Scrive in una nota il vicesegretario Giampiero Placuzzi: “Confartigianato ha creduto e lavorato fattivamente per fare sì che le politiche di sviluppo del centro storico fossero elaborate e portate avanti mettendo insieme i vari attori: Comune, imprese e loro associazioni, quartiere, enti culturali e religiosi. La nuova versione della cabina di regia aveva questo significato ed ha questo compito, sancito da tanto di statuto. Il Comune, tuttavia, ha elaborato il proprio piano per il centro storico, senza presentarlo in Zona A (ma nemmeno in Consiglio Comunale), senza cioè cercare un confronto ed condivisione”.
Ed ancora Placuzzi: “Quanto al merito, Confartigianato parte dalla considerazione che il centro storico è un congegno complesso, caratterizzato da diverse componenti e delicati equilibri, risultato di decenni e anche secoli di storia. Ciò non significa che nulla può essere modificato, anzi, ma bisogna scegliere la giusta strategia. Il centro storico di Cesena è un piccolo gioiello che, a causa dei cambiamenti economico-sociali degli ultimi anni, è in sofferenza sotto diversi punti di vista, avendo perso parte di quell'attrattività insita nel cuore di ogni città”.
“C'è sicuramente un problema di qualità e di eccessiva specializzazione del commercio, come vi è un problema legato all'espulsione dell'artigianato dal centro storico. Ma c'è tutto un ragionamento legato ai momenti ed ai "contenitori" culturali che devono rappresentare l'appeal principale per la Cesena turistica. Così come si dovrebbe ragionare sulla necessità di dare nuova vita a preziosi e capienti palazzi del centro storico che sono dimenticati o sottoutilizzati: Oir ed ex Roverella in testa. E che dire di una Piazza del Popolo deserta, forse unica piazza centrale identitaria in Italia in queste condizioni? Eppure non viene neppure citata tra le priorità di intervento e non si parla più da tempo del problema del quarto lato della piazza. Di questi temi non v'è traccia nelle proposte presentate dal Comune”.
Ed infine Placuzzi: “Confartigianato è favorevole alla pedonalizzazione del centro storico ma partendo dal presupposto che l'automobile è e sarà il mezzo principale di locomozione per la parte preponderante di persone che intendono raggiungere il centro storico. A questi va data una risposta organica fatta di viabilità (che si coniughi con quella di altri mezzi di trasporto, bicicletta in primis) e di un parcheggio facile da raggiungere e vicinissimo al centro stesso. E' il parcheggio identitario che ogni città delle nostre dimensioni ha. Il parcheggio interrato di piazza della Libertà avrebbe sicuramente queste caratteristiche ma e se il sindaco ne vuole fare solo una piazza, deve essere anche conseguente e proporre una soluzione altrettanto valida. Noi abbiamo proposto il parcheggio interrato di viale Carducci. La risposta del sindaco non può essere quella del disimpegno e non è certo la statistica degli stalli a parcometro liberi durante le ore di punta che possa giustificare l'eliminazione di tutti i parcheggi del centro di Cesena”.