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"Maxi-Montefiore", scatta la petizione per dire no all'allargamento

Parte una nuova raccolta firme in città, sulla falsariga di quella che lo scorso anno portò a mettere assieme circa 7.400 sottoscrizione contro la chiusura di piazza della Libertà

Parte una nuova raccolta firme in città, sulla falsariga di quella che lo scorso anno portò a mettere assieme circa 7.400 sottoscrizione contro la chiusura di piazza della Libertà. A promuovere la petizione è ancora una volta il comitato “Centro Anch'io”, che contesta pesantemente le scelte dell'amministrazione comunale sul centro storico. La raccolta firme, presentata lunedì e che partirà tra circa una settimana, è finalizzata a dire “no” al piano urbanistico che propone un ampliamento  del centro commerciale Montefiore in cambio di una nuova sede dei carabinieri, che ora si trovano in grossa difficoltà di spazi in una sede provvisoria in viale Bovio.

Il piano è già stato fortemente criticato,  per esempio da Luigi Di Placido dei Liberal Democratici, che ha messo in luce i possibili difetti dell'accordo. “Non questioniamo sulla necessità di una sede appropriata per i carabinieri – spiega Marco Giangrandi del Comitato “Centro Anch'io” -, non vogliamo però che la questione sia utilizzata come 'Cavallo di Troia' per agevolare un privato che chiaramente fa i suoi interessi offrendo l'area”. Il comitato rileva che il Montefiore con quest'operazione passa da “medio a grande, e di grandi centri commerciali ne abbiamo già diversi tra Savignano, Forlì e Rimini”. 

L'intervento, continua Giangrandi, andrebbe a squilibrare ancora di più l'assetto del commercio in città, in centro e in tutta la zona del Montefiore fino alla Cervese. “In un momento di profonda crisi dei consumi è un fatto anche di equità: un polo commerciale di quella misura è un danno per migliaia di negozianti di tutta la città”. Inoltre il comitato rileva che, a differenza di piazza della Libertà, “questo grosso progetto non è inserito nel programma elettorale del Pd e quindi i cesenati vanno interpellati per verificare se c'è consenso”.

Il comitato “Centro Anch'io” punta ad una petizione con migliaia di firme. “La nostra sensazione è che migliaia di cesenati siano contrari al progetto, che per altro non dà un piano complessivo per la sicurezza. Oltre ai carabinieri, anche il Commissariato e il Caps si trovano in sedi non adeguate, ma per questi ultimi non viene fatta una proposta”. Inoltre, “per piazza della Libertà il Comune si trova ad aprire un mutuo, mentre per una caserma dei carabinieri non si può fare, agevolando un privato?”.

L'INCONTRO - Il comitato, infine, il prossimo 4 febbraio organizzerà nel palazzo del Ridotto una serata, con la presentazione di un progetto organico del centro storico. Saranno anche diffusi dei dati sull'impatto che la chiusura di piazza della Libertà sta avendo sul commercio in centro.
 

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