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Cronaca

Lecci "contro" peri: i cittadini decideranno online la nuova Piazza Bufalini

I progetti, che sono due e sono stati entrambi pensati dallo studio Ceredi, hanno una diversa filosofia di base e cambiano proprio a seconda del fatto che i sette lecci attuali siano mantenuti con le loro vasche oppure no

Come volete che diventi piazza Bufalini? Abbellita da un piccolo bosco di peri che siano in grado di valorizzare l'impatto monumentale della Biblioteca oppure mantenendo i bellissimi lecci che, è vero, impediscono un po' la visuale complessiva della biblioteca ma che sono la memoria storica dei cesenati? Questo è solo uno degli aspetti che i cittadini dovranno tenere in considerazione durante la votazione online prevista per le prossime settimane (si conclude il 16 luglio) finalizzata alla scelta del nuovo assetto della zona antistante la Biblioteca, comprensiva anche di piazza Almerici e l'area dell'edicola e della piadineria. 

Sì perché i progetti, che sono due e sono stati entrambi pensati dallo studio Ceredi, hanno una diversa filosofia di base e cambiano proprio a seconda del fatto che i sette lecci attuali siano mantenuti con le loro vasche oppure no. Quello che non cambia è il materiale che verrà utilizzato, la pietra di Luserna, "una pietra resistente - ha spiegato l'architetto Paolo Ceredi - e che conferisce unitarietà visiva ma che se vengono utilizzate pezzature diverse riesce a dare ritmo differenziando le zone (area per le bici, ingresso della biblioteca)". 

Il progetto che prevede i peri vede la realizzazione di un prato di 1000 metri con panche che girano tutte intorno al boschetto di peri. Nell'altro progetto restano le vasche con i lecci ma è previsto un gioco di colori e un lento calare di altezza delle stesse vasche fino ad arrivare all'entrata della biblioteca. Nella piazza Almerici sono state progettate a livello di pavimento alcune borchie con zampilli di acqua che ricordano un po' le piazze di Bordeaux, molto utilizzate da grandi e piccini durante l'estate per giocare e rinfrescarsi. Possono restare accese o spente. L'ingresso della sala degli incontri di palazzo del Ridotto è stata segnalata con un tetto appoggiato su un leggero fusto, come una pensilina capace di coprire e segnalare l'entrata del palazzo. 

Ora toccherà ai cittadini votare. Il progetto costa 3 milioni di euro. Dallo Stato dovrebbero arrivare 1 milioni e 900 mila euro. Durante la presentazione nell'aula magna della biblioteca erano presenti molti cittadini del comitato che si è battuto per non far abbattere i lecci e che, con la raccolta di migliaia di firme, ha costretto il sindaco a rivedere il primo progetto e chiedere allo Studio Ceredi di rimetterne in campo un altro. La loro richiesta è stata di avere un controllore della regolarità della votazione online. Il sindaco Paolo Lucchi ha risposto che le votazioni, come sempre e in altre occasioni, sono certificate e, sulla carta, non è possibile manometterle dall'esterno. Ma soprattutto non c'è alcun interesse da parte dell'amministrazione a far vincere un progetto a scapito dell'altro. Ora, quindi, la parola passa ai cittadini.

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