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Cronaca

Profughi, la Lega: "Atteggiamento punitivo del Comune verso Borello"

"Ennesima lettera inutile, quanto piena di ricostruzioni falsate dei fatti, inviata dal sindaco Paolo Lucchi ai residenti di Borello"

“Ennesima lettera inutile, quanto piena di ricostruzioni falsate dei fatti, inviata dal sindaco Paolo Lucchi ai residenti di Borello. Il primo cittadino di Cesena dovrebbe vergognarsi per i metodi intimidatori che usa nei confronti di centinaia di persone che legittimamente protestano contro decisioni calate dall’alto e contro un degrado del quartiere che l’amministrazione non ha voluto sanare nel tempo”: lo affermano Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, e Antonella Celletti, responsabile Enti locali, che aggiungono: “Non è vero, infatti, che le modalità di accoglienza nella Valle del Savio e a Cesena sono state collaudate così positivamente, come afferma Lucchi”.

“Se ciò fosse vero, i sindaci non sarebbero così preoccupati per la situazione, né gli abitanti sarebbero arrivati all’esasperazione per la difficile convivenza con tanti stranieri e per l’escalation di insicurezza, di furti e ruberie che hanno costretto la gente a cambiare le abitudini di vita. Non è vero che le tensioni a Borello sono nate per le voci dell’arrivo di 500 falsi profughi. Le proteste di tanti abitanti, come ripetutamente denunciato, nascono dal fatto che il quartiere Borello è quello che da tempo ha la più alta percentuale di stranieri (16% rispetto alla media cittadina del 9,4%, mentre se si considera la fascia di età da 0 a 39 anni la percentuale cresce e sfiora il 25%, un residente su 4) e si parla solo degli immigrati regolari. L’area di Borello e quella di Bora di Mercato Saraceno, insomma, stanno affrontando grandi criticità a causa della presenza di stranieri, non solo regolari, ma anche irregolari e richiedenti asilo”.

“Dunque l’arrivo di nuovi stranieri pseudo profughi aumenterebbe i problemi già in essere. E se poi Lucchi scarica nel quartiere, come scrive nella lettera, immigrati già accolti in città, è evidente che vuol prendere due piccioni con una fava: ‘punire’ Borello per aver osato protestare e, magari, liberarsi di stranieri a rischio, come quelli ospitati nella struttura di via Sant’Agà. Quanto poi al ping pong in corso da luglio sulla struttura che avrebbe ospitato gli stranieri a Borello, sembra una vera e propria farsa inscenata per confondere le carte, con il presidente dell’associazione Misericordia che, sulla stampa, non chiariva neppure se la struttura avrebbe ospitato anziani o immigrati. Dunque, tutte ricostruzioni capziose quelle del sindaco che, secondo informazioni assunte e contrariamente a quanto afferma, era perfettamente a conoscenza dell’invito rivolto all’amministrazione a partecipare alla riunione di venerdì. Un sindaco normale avrebbe fatto di tutto per partecipare e, insieme ai cittadini, trovare soluzioni condivise”.

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