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Cronaca

Profughi, il vescovo con il Papa: "Ospitiamoli nelle parrocchie e nelle nostre case"

"Mi auguro che anche le nostre parrocchie, gli istituti religiosi maschili e femminili, singoli fedeli e famiglie facciano ogni sforzo possibile per rispondere all'appello del Papa": è il messaggio che il vescovo di Cesena

“Mi auguro che anche le nostre parrocchie, gli istituti religiosi maschili e femminili, singoli fedeli e famiglie facciano ogni sforzo possibile per rispondere all'appello del Papa”: è il messaggio che il vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri lancia sulla scorta dell'accorato appello di Francesco.

Così ha detto il Papa, domenica scorsa: “In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari d’Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi. Un gesto concreto in preparazione all’Anno Santo della Misericordia. Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma”.

Il vescovo cesenate si fa trovare pronto: “Faccio mio l’appello papale e con la medesima forza e intensità mi rivolgo alle parrocchie, agli istituti religiosi maschili e femminili, ai monasteri e alle singole persone e famiglie della nostra diocesi perché la richiesta del Papa non cada nel vuoto. Abbiamo tutti negli occhi e nel cuore le immagini di questa fuga dai loro paesi di tanti fratelli e sorelle che cercano un luogo sicuro per vivere in pace. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). E’ la parola del Vangelo che ci richiama al dovere della solidarietà in un’emergenza davanti alla quale non possiamo restare indifferenti”.

La Diocesi di Cesena, attraverso l’opera della Caritas diocesana, comunque si sta da tempo muovendo per reperire luoghi e spazi di sua proprietà adatti ad accogliere i profughi. Dice Regattieri: “Ma ora lo farà con un impegno maggiore. Mi auguro che anche le nostre parrocchie, gli istituti religiosi maschili e femminili, singoli fedeli e famiglie facciano ogni sforzo possibile per rispondere a questo appello. A tutti chiedo di comunicare eventuali disponibilità alla Caritas diocesana (tel. 0547-22423 – segreteriacaritas@libero.it) che, in collaborazione con le diverse Amministrazioni comunali e associazioni di volontariato, è punto di riferimento e di coordinamento per questa emergenza. La Vergine Maria, di cui oggi celebriamo la nascita, sostenga e benedica il nostro impegno di carità cristiana verso questi fratelli”.

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