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Salvini a Cesenatico, è scontro tra Lega e Pd. Il sindaco: "Cattiva pubblicità"

Il caso dei 40 profughi ospitati nell'hotel Splendid di Cesenatico continua a surriscaldare la politica ,dopo il collegamento con la popolare trasmissione Domenica Live di Barbara D'Urso, che si è collegata in diretta con la manifestazione della Lega Nord

Il caso dei 40 profughi ospitati nell'hotel Splendid di Cesenatico continua a surriscaldare la politica. Dopo il collegamento di domenica pomeriggio con la popolare trasmissione Domenica Live di Barbara D'Urso, che si è collegata in diretta con la manifestazione della Lega Nord contro l'operazione Mare Nostrum che si è tenuta a Cesenatico, resta alto il livello della polemica.

IL SINDACO: A RISCHIO L'IMMAGINE DI CESENATICO. Lo stesso sindaco Roberto Buda, che amministra con una coalizione di centro-destra di cui fa parte anche la Lega Nord, ha espresso nei giorni scorsi dubbi sull'utilità di una tale attenzione del Carroccio su una località come Cesenatico, che vivendo di turismo ha bisogno di prima di tutto di mantenere alta la qualità dell'immagine di città accogliente. Scrive su Facebook lo stesso Buda: “Ho fatto 1600 km in due giorni per andare a rappresentare il Comune di Cesenatico a Marsiglia ed abbiamo fatto una gran bella figura. Vittorio Savini (Vice Sindaco ed Assessore al Turismo) è stato pochi giorni fa a Moluse a promuovere Cesenatico in una importante fiera turistica. Stiamo girando l'Europa per portare gente a Cesenatico, spero che una manifestazione della Lega non butti nel cestino tutti i nostri sforzi. Non capisco il bisogno di manifestare a Cesenatico dove il problema profughi è praticamente inesistente. Le decine di migliaia di turisti venuti alla festa del pesce hanno visto la nostra bella città e non i profughi”. Buda quindi se l'è presa con il collegamento con Canale 5, che ha rischiato di “mandare a milioni di persone un messaggio non vero”.

LITE PD-LEGA. La questione fa dividere anche i gruppi politici in Consiglio. Matteo Gozzoli, capogruppo del Pd ha parlato di “Lega Nord senza scrupoli”. A rispondergli è Pier Luigi Donini, Capogruppo Lega Nord in Consiglio comunale: “La “vergogna” qui, a Cesenatico, dovrebbero provarla il capogruppo del Pd e tutti gli ipocriti, amministratori e altri soggetti che nascondono la testa di fronte all’ignominia di Mare Nostrum. Che è la nuova tratta di stranieri, accolti in Italia per falso buonismo, non tanto per salvarli ma per far arricchire chi lucra su di loro. Vedi certe cooperative, associazioni, ecc. che hanno trovato nei clandestini una miniera d’oro e che sperano che gli sbarchi continuino all’infinito”.

Sempre Donini: “Un buonismo di facciata che, di fatto, non aiuta gli stranieri, provoca spese pubbliche enormi e ha ricadute negative nei comuni dove sono dislocati. Località spesso individuate sopra la testa degli amministratori. Risulta allora evidente che qui il Pd si comporta come il cane di Pavlov, con i riflessi condizionati. Siccome la Lega Nord prende posizione, motivandola, nei confronti di Mare Nostrum e sulla scelta della CAD di far ospitare gli stranieri a Cesenatico, allora il Pd è per definizione contrario. Così come altre forze. Non un ragionamento, non un approfondimento, non un confronto. Il Pd offende, il Pd attacca con il solito livore, ma non spiega, non ascolta i problemi della gente, non vede la realtà. Il capogruppo Matteo Gozzoli non sa di cosa parla, qualcuno gli ha ordinato di attaccare a testa bassa e lui esegue disordinatamente. La Lega protesta a Roma e protesta anche qui o altrove, dove ci sono cooperative che offrono servizi a pagamento per gli stranieri, facendo scelte, a nostro avviso, non chiare”.

“Gozzoli dovrebbe invece spiegare ai nostri concittadini cosa succederà a questi stranieri una volta che non saranno più mantenute con risorse pubbliche (ad aprile 2015, sembra, ma ancora non è dato di saperlo). Esiste un piano di rimpatrio per coloro ai quali non sarà riconosciuto lo status di rifugiato (solo il 10 per cento finora degli oltre 150.000 sbarcati lo ha ottenuto)? Esiste una politica governativa che sollevi le amministrazioni locali da queste situazioni difficili anche sul piano della sicurezza? Gozzoli, se ritiene di essere un buon amministratore, risponda prima a queste domande e, se non conosce la risposta, incominci a interrogarsi, assumendosi le dovute responsabilità, invece di attaccare scompostamente chi se le è già assunte”, conclude Donini.

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