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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Chi sono i profughi di Cesenatico? Daniel racconta la sua storia e la fuga dalla guerra

Chi sono i 9 profughi di Cesenatico? CesenaToday.it li ha incontrati nell'hotel Sintini, durante una riunione. Si tratta di 9 nigeriani, sbarcati sulle unità militari italiane a metà giugno. Qual è la loro storia, da cosa fuggono? A nome di tutti, Daniel, nigeriano di 30 anni, spiega la sua storia personale

Sono 9 per il momento, ma potranno arrivate a massimo 40, i profughi dell’operazione Mare Nostrum dislocati a Cesenatico. Nel territorio di Forlì-Cesena sono circa 150 le presenze di profughi, da diversi mesi, ma finora il fenomeno non aveva toccato la riviera, anche per non andare ad impattare sulla stagione turistica. Ora che questa è al termine, i profughi giungono anche in una struttura di Cesenatico, l’hotel Sintini, che si trova sul lungomare Carducci.

I profughi arrivano mediante una gara pubblica della Prefettura relativa alla loro ospitalità, vinta dalla cooperativa sociale Cad, che si avvale appunto dell’hotel Sintini, albergo a due stelle di Cesenatico. La struttura accoglierà i profughi per circa tre mesi, secondo quanto prevede il bando della Prefettura. Ogni profugo “costa” circa 35 euro al giorno, non solo per il vitto e l’alloggio, ma anche per il ‘pocket money’ di 2,5 euro al giorno (una cifra che va direttamente al profugo), oltre a servizi di mediazione linguistica e servizi amministrativi vari. l loro arrivo è stato accompagnato dalla polemica della Lega Nord e la dura risposta del Pd che chiede di non dare spazio alle strumentalizzazioni.

ecco i profughi di cesenatico (Foto Davide Sapone)

Chi sono i 9 profughi di Cesenatico? CesenaToday.it li ha incontrati nell’hotel Sintini, durante una riunione. Si tratta di 9 nigeriani, sbarcati sulle unità militari italiane a metà giugno. Sotto 8 cattolici e un musulmano, tutti uomini. Qual è la loro storia, da cosa fuggono? A nome di tutti, Daniel, nigeriano di 30 anni, spiega la sua storia personale, che è la storia di un po’ tutti i profughi arrivati a Cesenatico. “Lavoravo in Libia da due anni e sette mesi – racconta in inglese -. Facevo il carrozziere. Poi la situazione in Libia è precipitata: la crisi, ma anche razzismo”. Da qui la decisione di prendere il largo su un barcone. Daniel spiega: “Sono salito in barca e mi sono affidato a Dio. Siamo stati quattro giorni in mare”. Quante persone sul barcone? “Non so quanti eravamo, eravamo in tanti”. Daniel, come tanti profughi giunti qui, non punta a rimanere in Italia, ma di trasferirsi a breve in altri paesi. Quali? “America”, sogna Daniel.

Il pensiero dei nigeriani a Cesenatico va poi alle loro famiglie a casa. “Sono preoccupato – spiega -. In Nigeria la situazione è critica: manca il lavoro, c’è la fame e ci sono contrasti religiosi. E’ un casino lì”. Cosa succederà a queste persone tra qualche mese? Ancora difficile dirlo, la loro situazione sarà valutata caso per caso da una commissione tecnica che dà lo status di rifugiato.

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