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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bagno di Romagna

Processo Vannini agli sgoccioli, Il pm chiede 6 anni. La difesa: "Incapace di intendere e di volere"

La difesa, in un'arringa di oltre un'ora, ha chiesto l'assoluzione per incapacità di intendere e di volere "a causa della grave ludopatia"

E' stato il momento di tirare le conclusioni di un processo che ormai, è davvero arrivato agli sgoccioli. In tribunale a Forlì Il pubblico ministero Massimo Maggiori all'esito della sua requisitoria ha chiesto sei anni di reclusione e 9mila euro di multa per Silvio Vannini, 65 anni, l'ex broker di San Piero in Bagno, accusato di essersi giocato al casinò oltre nove milioni di euro che parenti, amici e clienti gli avevano consegnato allettati da interessi molto invitanti. Una richiesta di condanna ovviamente supportata dalle parti civili, che hanno chiesto la condanna anche del responsabile civile.

 L'avvocato Giordano Anconelli, che difende Vannini, in un'arringa di oltre un'ora, ha chiesto l'assoluzione per incapacità di intendere e di volere "per la grave ludopatia del mio assistito". In subordine il legale ha chiesto una riduzione della pena al  minimo edittale. "Va considerato il comportamento processuale esemplare di Vannini, e l'atto volontario di auto-denunciarsi". La difesa dell'ex broker ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio, "che stabilisca una volta per tutte le condizioni in cui Vannini si trovava al momento dei fatti". Poi ci sarà spazio per la contro-replica del pm, la prossima udienza, quella del 16 dicembre dovrebbe essere quella decisiva per la sentenza.

La scorsa settimana Vannini aveva ricostruito in aula, in quasi tre ore, il dramma della ludopatia raccontando di essersi giocato fino a 70mila euro in una sola serata. In un procedimento collaterale l'ex broker ha rimediato una condanna per frode fiscale. Un anno e sei mesi (con sospensione della pena) la condanna inflitta dal giudice. Nell'udienza precedente aveva ripercorso la sua storia col gioco d'azzardo, iniziata nel 2007 quando entrò per la prima volta nel Casinò di Venezia. Da lì l'abisso, ha raccontato Vannini, che ha ammesso tutti i raggiri messi in atto agli ignari clienti e amici che gli consegnavano il denaro, per la sua fama di promotore finanziario di successo. In particolare il 65enne ha parlato del suo rapporto malato con le slot machine, che lo tenevano incollato anche sette ore di fila. 

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