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Cronaca

Autovelox irregolari sull'E45, chiesta la condanna anche per l'ex sindaco

L'accusa sostiene che nell'affidamento del servizio sia stata disattesa la norma che impone il massimo vantaggio ed economicità del servizio, inoltre viene contestato il meccanismo "perverso" secondo cui il guadagno della ditta privata era collegato al numero di contravvenzioni fatte

Per gli autovelox irregolari sull’E45 è arrivato alle battute finali il processo al tribunale di Forlì a carico di alcuni vertici del comune di Roncofreddo e della ditta aggiudicataria della gestione del sistema automatico per la rilevazione delle infrazioni. Il pm Bartolozzi ha chiesto condanne fino a due anni di reclusione, i reati individuati sono a vario titolo l’abuso d’ufficio e il falso ideologico.

Nella vicenda è coinvolto l’ex sindaco di Roncofreddo e attuale assessore dello stesso Comune Franco Cedioli, per lui l’accusa ha chiesto un anno di carcere. Gli altri a processo sono l’allora responsabile della Polizia Municipale, alcuni vigili urbani e i rappresentanti della ditta umbra che aveva in gestione l’autovelox.

L’accusa sostiene che nell’affidamento del servizio sia stata disattesa la norma che impone il massimo vantaggio ed economicità del servizio, inoltre viene contestato il meccanismo “perverso” secondo cui il guadagno della ditta privata era collegato al numero di contravvenzioni fatte e quindi più erano le multe, maggiore era il vantaggio economico per l’aggiudicatario, infine si contesta  la non regolarità dei cartelli di avvertimento della presenza del sistema elettronico.

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