Primo caso di Coronavirus a Cesenatico e seconda positività a Cesena
L'annuncio del sindaco Gozzoli: "Negli ultimi giorni ha lavorato nel riminese in ambito sanitario ed è altamente probabile che possa aver contratto il virus in quell'area"
Il sindaco Matteo Gozzoli annuncia attrverso Facebook il primo caso di Coronavirus a Cesenatico. "C’è un primo caso di Coronavirus nella nostra città. Si tratta di un uomo di 52 anni che in questo momento è isolato nella propria abitazione e presenta buone condizioni di salute. Negli ultimi giorni ha lavorato nel riminese in ambito sanitario ed è altamente probabile che possa aver contratto il virus in quell'area che, come è noto, è più colpita dall’emergenza causata da questo virus". Il bollettino della Regione ha portato a 15 le positività accertate in provincia di Forlì-Cesena, ma il numero sale a 16 in quanto c'è anche un secondo caso registrato in serata di domenica a Cesena.
Sul caso di Cesenatico il sindaco spiega che "Sono in corso da parte di Ausl le indagini epidemiologiche per ricostruire i contatti stretti avuti dall’uomo nell’ultimo periodo. Dalle prime ricostruzioni sembra che abbia avuto pochi rapporti sociali, ristretti alla sfera lavorativa e familiare. Questa notizia non cambia lo scenario che abbiamo di fronte ma deve servire ad aumentare la consapevolezza per tutti: dobbiamo rispettare le misure di prevenzione e ridurre i rapporti sociali per evitare la diffusione del virus. Proteggiamo e cerchiamo di avere la massima cura dei nostri anziani e delle persone più vulnerabili. La nostra sanità sta affrontando l’emergenza in maniera molto efficace, ringrazio tutti gli operatori sanitari per lo splendido lavoro che stanno facendo per la nostra comunità. Solo uniti e solo seguendo le misure di contrasto alla diffusione del Corona virus possiamo superare questa emergenza".
Continua Gozzoli: "La situazione d'emergenza richiede un netto cambio delle nostre abituditini, cosa che putroppo ancora non è avvenuta. Sono al lavoro per interpretare i contenuti del nuovo Dpcm e mi sto confrontando con i colleghi sindaci degli altri Comuni, con le Forze dell'ordine e con Ausl per come organizzare al meglio la risposta. Dobbiamo essere consapevoli che tutto deve partire da noi, dal nostro stile di vita che va cambiato se vogliamo che il nostro sistema sanitario non vada in crisi. Anche la Polizia Locale di Cesenatico è la lavoro in una logica collaborativa per far rispettare le norme. Per questi motivi da lunedì abbiamo scelto di sospendere precauzionalmente le attività di alcune strutture pubbliche come piscina comunale, palestre pubbliche e palazzetto dello sport e centri tennis. Sui servizi privati attendiamo dalla Regione riscontri sull'eventuale ordinanza di chiusura delle palestre private e dei centri ricreativi che vi comunicheremo tempestivamente".
Aggiorna sulla situazione dei contagi anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca: "Un’informazione importante dal punto di vista epidemiologico. Domenica a Cesena abbiamo avuto il secondo caso positivo, siamo arrivati a 16 in Provincia. Nessuno di questi al momento è in pericolo di vita, e la gran parte sta trascorrendo a casa la convalescenza. Nel momento in cui viene individuato un caso di positività al virus, l’AUSL si attiva immediatamente per ricostruire la sua rete di contatti, telefonare a tutte le persone coinvolte e disporre eventuali misure di isolamento. Questo sistema sta funzionando". La seconda positività a Cesena riguarda una 56enne che lavora in ambito sanitario all'ospedale Bufalini.
In riferimento al nuovo decreto del governo Lattuca sottolinea come "Da e verso le cosiddette “Zone Rosse” gli spostamenti per motivi di lavoro o di salute sono consentiti senza nessun bisogno di certificazioni. Nella nostra Regione le province in isolamento sono quelle di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini. Un’altra provincia in isolamento a noi vicina è quella di Pesaro Urbino".
"Perché queste misure siano efficaci, lo ripeto, è necessario l’impegno di tutti. In particolare è importante proteggere le fasce più deboli della popolazione. Dunque gli anziani e i malati cronici non devono uscire di casa se non strettamente necessario, così come ciascuno di noi è bene che limiti al massimo i propri spostamenti. Chiunque dovesse avvertire sintomi particolari e febbre sopra i 37,5°C contatti il proprio medico di base, senza recarsi in pronto soccorso".
Savignano
Afferma il sindaco Filippo Giovannini: "Il momento è delicato e la situazione è complessa; richiede prudenza, attenzione e consapevolezza da parte di tutti. Tutta la comunità è chiamata ad agire per limitare al massimo la diffusione del contagio, adottando comportmenti responsabili e applicando le disposizioni contenute nel decreto dell'8 marzo. Pertanto da lunedì, in accordo con i gestori è sospesa l'attività di queste strutture pubbliche: Seven Sporting Club, stadio comunale Capanni per l'utenza libera, centro sociale Casadei e centro sociale Baiardi. Queste sono le nostre disposizioni sui servizi pubblici, mentre sui servizi privati attendiamo dalla Regione riscontri sull'eventuale ordinanza di chiusura delle palestre e dei centri anziani, che vi comunicheremo tempestivamente. Esorto con forza i privati, come tutti gli esercizi commerciali, a far rispettare le note disposizioni igienico-sanitarie. Al momento si conferma che non ci sono altri casi di contagio sul territorio comunale, e fortunatamente le condizioni di salute deI paziente di Savignano sul Rubicone sono stazionarie, in lieve miglioramento".
Il bollettino dalla Regione
In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.180 i casi di positività al Coronavirus, 170 in più rispetto all’aggiornamento di sabato pomeriggio. E passano da 3.604 a 4.344 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 1 di domenica. Anche oggi si tratta di persone che in circa la metà dei casi hanno richiesto un ricovero ospedaliero, le altre hanno sintomi modesti o addirittura assenti che non richiedono cure ospedaliere: 475 sono infatti i pazienti che stanno rispettando il previsto isolamento nella propria abitazione.
Sono 75 le persone ricoverate in terapia intensiva (11 in più rispetto a ieri). Salgono a 27 le guarigioni, 26 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi. Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 48 a 56. Degli 8 nuovi decessi, due riguardano cittadini lombardi di 81 e 85 anni, poi un paziente bolognese di 85 anni e cinque pazienti piacentini con età comprese tra i 71 e 91 anni. Tutti avevano patologie pregresse, mentre sono in corso approfondimenti epidemiologici sull’uomo di Bologna.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 528 Piacenza (49 in più rispetto a ieri), 276 Parma (47 in più), 113 Rimini (9 in più), 97 Modena (15 in più), 70 Reggio Emilia (22 in più), 62 Bologna (13 in più), 15 Forlì-Cesena (8 in più), 13 Ravenna (3 in più), 6 a Ferrara (4 in più rispetto a ieri).