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Cronaca

Prima settimana di Green Pass, dai gestori meno dubbi sui controlli. Per alcuni un lieve calo di clienti

"Nessuno si lamenta se chiediamo il green pass per far colazione all'interno - spiegano dallo Chalet in piazza del Popolo, centro della movida cesenate"

Dopo la prima settimana di green pass obbligatorio per chi consuma i pasti o un caffè all'interno dei locali, sembra che i cesenati abbiano imparato in fretta rendendosi disponibili a essere controllati e a mostrare il proprio green pass e, se richiesto, anche il documento. E' vero che molti bar sono chiusi per ferie e altri si sono adoperati ad aumentare un po' i posti a sedere esterni, ma finora, i gestori dei bar che abbiamo intervistato sono molto soddisfatti di come sta procedendo. "Nessuno si lamenta se chiediamo il green pass per far colazione all'interno - spiegano dallo Chalet in piazza del Popolo, centro della movida cesenate - E comunque, visto che è estate, la gente preferisce stare all'esterno".

"All'inizio qualcuno aveva qualche perplessità sulle modalità con cui si doveva procedere e magari faceva una battuta sul green pass da esibire per entrare nel locale a pagare con il bancomat o andare in bagno - spiegano da Roovido - Ma noi, ovviamente, dicevamo che non serviva. Poi, una volta capito, come funziona, è andato tutto bene. Ci è capitato di chiederlo e l'hanno mostrato con normalità senza fare storie".

Al bar Tiffany, come in altri bar, invece qualche problema in più si sono registrati. Chi entra per stare seduto al banco solo 10 minuti per un cappuccino magari non si sente così motivato a mostrare il green pass e il documento d'identità e così, se i posti all'esterno sono tutti occupati, il rischio è che vada a cercare un altro bar con posti liberi. "Un lieve calo di lavoro l'abbiamo notato, proprio dal giorno dopo l'entrata in vigore del green pass - spiegano dal bar Tiffany - ma magari non è stato nemmeno quello. Forse è solo il periodo...Siamo in pieno agosto".

"Noi non abbiamo ancora avuto modo di provarlo - spiega Yuri della Muccigna, ristorante di pesce in piazza del Popolo - Chi chiama per prenotare spinge per stare all'esterno. Noi siamo fortunati perché ci hanno dato la possibilità di allestire con molti tavoli e così per l'estate siamo a posto. Ai ragazzi che lavorano fuori, comunque, ho fatto scaricare l'app per controllare il green pass. Io ho solo un dubbio - continua il proprietario della Muccigna - cosa dovrò fare quando mi prenota un gruppo da 10 o 20 persone al quale chiedo se tutti hanno il green pass e mi dicono di sì. Ma poi quando si presentano magari ce n'è uno che non ce l'ha e, per solidarietà, decidono tutti di andare via. Io, ovviamente, non posso obbligarli a restare ma nel contempo ho perso una prenotazione importante, insostituibile. Ho comprato materia prima per quella prenotazione, magari ho chiamato del personale in più. Insomma è un bel problema". 

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