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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Prende a cinghiate la figlia di quattro anni e minaccia la moglie

"Se disubbidisci ti sparo". La triste storia del padre padrone spalleggiato dai propri familiari. Botte e sputi contro la moglie e la figlia

Nei giorni scorsi il personale dei Settori Anticrimine e Volanti del Commissariato di Cesena è intervenuto a tutela di una giovane donna ucraina a seguito dell’ennesimo tentativo di sopraffazione e di minacce di morte poste in essere nei suoi confronti e nei confronti delle figlie di 5 e 6 anni da parte del marito, un siciliano di 37 anni di professione autista di camion, con precedenti specifici per reati contro la persona, oltre che resistenza e violenza a pubblico ufficiale, e dei suoi genitori, residenti in provincia di Enna e da qualche giorno a Cesena per far visita al figlio e alle nipoti.

L’intervento è stato sollecitato dal parroco di un quartiere cesenate dove la donna risiede da tempo con le figlie; la giovane si era rifugiata in parrocchia dopo aver subito l’ennesimo brutale episodio di minacce di morte,questa volta da parte del suocero, aggravate dalle ingiurie proferite nei suoi confronti dalla suocera che, oltre a pesanti insulti, le aveva sputato addosso, in senso di massimo disprezzo.

La signora, dopo l’intervento dei poliziotti, veniva condotta presso il Commissariato dove raccontava di un’esistenza vissuta nel terrore delle continue violenze e minacce perpetrate dal marito, non solo nei suoi confronti ma anche nei confronti delle figlie, in particolare da quando il nucleo famigliare si era trasferito dalla Sicilia a Cesena, circa 4 anni prima.

Le minacce di morte rivoltele dal suocero le erano state indirizzate ricordandole i fucili che lo stesso si era portato dal suo luogo di residenza, in provincia di Enna, presso la casa coniugale della vittima: “Hai presente quei due fucili che ho portato e che ho in camera? Se disubbidisci ti sparo!”. La donna in passato si era già rivolta alle forze dell’ordine; circa due anni fa aveva denunciato il marito per avere violentemente percosso la loro primogenita, che allora aveva 4 anni, con una cintura, causandole lesioni certificate dal locale Pronto Soccorso.

Considerata la gravità della situazione il personale operante provvedeva immediatamente a sequestrare le armi in questione, due fucili da caccia che il suocero, in possesso di porto di fucile, aveva portato con sè, recandosi a Cesena in visita al figlio, e ad allontanare subito dalla casa coniugale sia il marito violento che i suoi genitori, assicurando invece che la donna e le bambine ritornassero al sicuro nella loro casa.

Non pago di quanto accaduto, l’indomani mattina il marito, seppur diffidato dagli agenti a non tentare di rientrare a casa, si era ripresentato dalla moglie, ricoprendola di improperi e minacce. Ovviamente, all’arrivo della Polizia, tempestivamente avvisata dalla giovane donna, lo stesso si era già dileguato. L’attività svolta dai poliziotti è stata immediatamente relazionata all’Autorità Giudiziaria che, considerata la gravità del fatto, nonché il gravissimo precedente di lesioni ai danni della bambina di 4 anni, oltre al pericolo di reiterazione delle minacce e violenze, in forme ancora più gravi, anche in relazione alla presenza di due bambine, ha emesso in tempi brevissimi a carico del giovane la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa coniugale e a tutti i luoghi frequentati dalla moglie e dalle sue bambine, ricordando al marito che, in caso si ripetessero episodi di minacce o violenze, si aprirebbero per lui le porte del carcere.
 

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