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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Popolo della Famiglia: "Educazione sessuale immorale e perversa a scuola"

Il "Popolo della Famiglia", una formazione politica di orientamento tradizionalista e conservatore, si scaglia contro un progetto di educazione sessuale, curato dall'Ausl

Il “Popolo della Famiglia”, una formazione politica di orientamento tradizionalista e conservatore, si scaglia contro un progetto di educazione sessuale, curato dall'Ausl, nelle scuole medie di Cesena. In una nota, il PDF sostiene che “il progetto 'W l’amore'  presenta ai ragazzi delle scuole medie esempi espliciti di sessualità e tecniche di contraccezione: questo tipo di approccio dà per scontato che, a quell’età, i giovani siano già pronti, tutti, per esperienze sessuali complete e di ogni genere. Non tiene in considerazione l’aspetto affettivo, psicologico e valoriale di certi atti ed anzi in modo esplicito pubblicizza anche quelli più osceni. Il progetto presenta tutti i tipi di sessualità come se fossero uguali e propone la “pillola del giorno dopo” e l’omicidio del figlio attraverso l’aborto come possibili soluzioni per risolvere una gravidanza indesiderata (poiché l’atto sessuale non viene concepito come orientato alla procreazione)”.

Dopo l'attacco sulla cosiddetta “ideologia gender”, il PDF dal suo punto di vista aggiunge che si “stanno offrendo ai nostri figli attraverso la scuola progetti ed iniziative che sostengono una sessualità sbagliata e promuovono una considerazione dell’essere umano slegata dalla realtà secondo la teoria dei tanti generi sessuali, teoria altamente distruttiva, contro natura e senza basi scientifiche ma solo ideologiche. Come Popolo della Famiglia vogliamo svegliare le coscienze e richiamare la vostra attenzione su queste iniziative che hanno l’obiettivo di usare la scuola per violentare i nostri ragazzi con lezioni e spettacoli immorali e perversi. Questi progetti minano la relazione educativa tra scuola e genitori poiché, come spesso accaduto, son stati fatti senza avvisare i genitori e contro il rispetto dei regolamenti scolastici”.

Infine un riferimento verso una simile polemica che ha tenuto banco a Ravenna: “Altro esempio, proposto in città a noi vicine, è lo spettacolo teatrale intitolato “Fa’afafine” il cui protagonista vive una sessualità fluida: un giorno è maschio ed il giorno dopo è femmina, a seconda di come si “sente”, e propone a bambini e ragazzi di vivere in modo contrario alla realtà e senza morale assecondando qualsiasi fantasia. Sembra normale insegnare tutto questo a scuola? È ammissibile che vengano proposti atti sessuali a bambini piccoli fin dall’asilo o dalle scuole elementari? È educazione o pedofilia? Noi del Popolo della Famiglia siamo assolutamente contro a queste proposte ed in nome della Costituzione Italiana vogliamo dire a voi genitori che non siete soli, che insieme possiamo fermare queste violenze sui nostri figli perché siete voi i primi educatori. Abbiamo il dovere di bloccare sul nascere questi progetti. Come? Possiamo scrivere agli insegnanti ed ai dirigenti che non vogliamo che questi progetti entrino nelle nostre scuole; possiamo fare gruppi di genitori dove condividere queste informazioni; far sentire la nostra voce nei consigli di istituto e di classe e, se fossero già partiti, la legge ci dà diritto di ritirare i nostri figli da queste “lezioni”.

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